Litfiba – “Proibito”

Era il novembre del 1990 quando la band fiorentina dei Litfiba (LITaliaFIrenzeviadeiBArdi) pubblicò il suo quarto album, il leggendario EL DIABLO.
Il disco con cui i Litfiba uscirono dalla nicchia imponendosi al grande pubblico. Ed entrando a pieno titolo nella storia della musica italiana.
Non fu soltanto il disco con cui l’Italia conobbe i Litfiba, ma anche quello con cui conobbe il rock. Quello vero, sudato e cattivo. Quello delle band che alle sei di mattina tornavano in superficie sbucando dalle botole di locali minuscoli e senza finestre.
Quello che in Italia non aveva mai avuto troppa fortuna. E nemmeno troppi esponenti di livello.

Che poi, a onor del vero, alcune cose vanno dette.
Tipo che quel rock sanguigno&sulfureo, elettrico&diretto che trasuda dalle otto tracce dI EL DIABLO, non era nel loro dna, ovvero non era – affatto – il loro sound originario.
I Litfiba degli esordi infatti, erano un (pazzesco, straordinario, unico) impasto di punk, new wave, rock e folk con atmosfere dark. Un “pastiche” musicale che raggiunse i risultati più alti nel secondo album (“17 Re”), da molti – sottoscritto compreso – ritenuto il loro capolavoro assoluto.
El Diablo è la definitiva svolta rock – già in parte ravvisabile nel terzo lavoro, “Litfiba 3” – voluta dalla coppia Piero Pelù/ Ghigo Renzulli, che da questo momento in poi saranno gli unici membri della band, che divenne a tutti gli effetti un duo. Gli altri storici fondatori, Aiazzi (che comunque partecipò alle registrazioni di El Diablo) e soprattutto il grande Maroccolo (anima del sound pre-El Diablo), proprio in seguito a questa svolta lasciarono il gruppo. E la lasciò anche il batterista De Palma, tragicamente, morto per overdose di eroina.
Non a caso, i turnisti scelti per El Diablo, erano rockettari purissimi, a partire dal chitarrista Poggipollini, futuro “luogotenente” di Luciano Ligabue.

E va detto pure che sì, con El Diablo i Litfiba raggiunsero il grande pubblico e la fama, uscirono dalla nicchia e si imposero come la più grande rock band del panorama italiano.
Ma ci furono parecchi malumori tra i fan storici o tra quelli che semplicemente li avevano apprezzati nei primi lavori. Molti videro quella svolta come troppo commerciale, per molti persero la loro anima. Per molti era semplicemente sempre meglio quel che c’era stato prima, a prescindere.

Per me sì, i Litfiba dei primi tre album (ma facciamo pure dei primi due) erano altra roba. E li preferisco.
Ma cristosanto, EL DIABLO… cioè, EL DIABLO… come si fa a non amare follemente questo disco, colonna sonora della nostra crescita, dei nostri sabato sera di 14 e 15enni, primo concerto rock della nostra vita e tante, TANTISSIME altre cose??

Come si fa a non sentire – al tempo stesso – una stretta al cuore e una voglia smodata di saltare, urlare e pogare ascoltando, ancora oggi, questo schietto, semplice e potentissimo inno anti proibizionista che è PROIBITO???

Al nostro rock.
Ai nostri quindici anni.
A quel sangue incandescente…

#jukebox
#anni90
#gliAnniNovantaInMusica

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