Medioevo veronese

Che i tempi sono brutti e noi non siamo da meno, lo diciamo da tempo.
Che siamo decisamente nella merda, lo sappiamo già.
Però che una città (Verona), tramite mozione approvata a maggioranza dal consiglio comunale (compreso il voto della capogruppo PD, ovvero quel partito sedicente “di sinistra”… cioè, sinistra, progresso, sviluppo, diritti civili… ), arrivasse a proclamarsi “città per la vita” no, non lo avevamo proprio previsto. E “per la vita” non si intendono le maratone Telethon sulla ricerca o robe simili, ma dalla parte di “Pro Life”, ovvero la principale associazione antiabortista (di cui il ministro leghista Fontana è fervente sostenitore).
Ergo, traducendo in termini triti e spicci: Verona si è proclamata città antiabortista, città contro la legge 194. Sì, esatto, proprio quella legge che, alla fine degli anni Settanta, ha rappresentato una sorta di faro del progresso, una tappa cruciale nel cammino alle pari opportunità, al riconoscimento dell’autodeterminazione della donna.
Che poi ti verrebbe da prenderli uno per uno, questi di Pro Life, questi del consiglio comunale di Verona, soprattutto questi della Lega che fino all’altro ieri “dell’aborto sì aborto no” non glie ne è fregato una ceppa e che improvvisamente l’hanno trasformato in una delle loro crociate preferite.
Ti verrebbe da prenderli uno per uno e chiedergli se ci credono davvero, che la colpa del calo demografico in Italia sia della 194.
Ti verrebbe da prenderli uno per uno e spiegarglielo che se loro sono “per la vita” non è che chi è a favore della 194 è “per la morte”, che la 194 non è una celebrazione sadico-mistica dell’aborto, ma riguarda la libertà di scelta…
Ti verrebbe, ma non lo fai.
Perché li vedi, e appena li vedi capisci che ogni parola sarebbe perfettamente e totalmente inutile.

Che poi ci sarebbero tante altre cose di cui parlare, in questo bollettino settimanale di guerra. Ma con ste quattro righe sulla faccenda di Verona mi è passata la voglia di scrivere e mi sono andate via le parole. Perciò per questa settimana ci si ferma qua.

Tremate tremate, le streghe son tornate, si diceva una volta.
Se le streghe siano tornate o no non lo so.
Ma di sicuro è tornato chi le vuole mandare al rogo.

#ilBollettinoDelLunedì
#laSettimanaResistente
#resistenzeRiccardoLestini

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