Quelli ke i kompagni…

Ora che Nichi Vendola ha un figlio – ma anche prima, durante l’estenuante dibattito sulle “stepchild adoption” (poi qualcuno prima o dopo ci spiegherà perché abbiamo deciso di chiamarle così) – molte persone che, ufficialmente o meno, portano avanti la battaglia contro la maternità surrogata, mettono in testa alle loro accuse i cosiddetti “kompagni”.
Come se la vera responsabile della minaccia della liberalizzazione della maternità surrogata fosse una certa ideologia “di sinistra” (per quel che significa… ).

Eppure mi risulta che, nel mondo, la maternità surrogata sia pratica legale, in forma “altruistica” e puramente donativa, in Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Canada, Australia, Olanda e 44 Stati americani.
Mentre in forma “lucrativa”, cioè il vero e proprio “utero in affitto”, è pratica legale in Russia, Ucraina, Belgio, India, Sudafrica e 8 Stati americani (tra cui Texas e California).
Tutti Stati e nazioni che, a quanto ne so, non hanno governi esattamente marxisti né stanno, generalmente, propriamente “a sinistra”…

Ho l’impressione, da persona sostanzialmente contraria all’utero in affitto, che il dibattito si sia trasformato nell’ennesima occasione per schierarsi in opposte tifoserie, nell’ennesimo revival di Peppone e don Camillo…

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