L’indice dei libri proibiti (quello che a scuola NON SI DEVE leggere)

Grazie alla segnalazione di Patrizia Monica Triolo, ho avuto modo di leggere il NUOVO INDICE DEI LIBRI PROIBITI, compilato non dopo il CONCILIO DI TRENTO, ma dopo la MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE.

L’elenco, che tuttavia per stessa ammissione dei compilatori è ancora PARZIALE, viene fatto circolare dalla pagina IO AMO LA MIA FAMIGLIA.

Il post in questione chiede esplicitamente di FAR CIRCOLARE l’indice e invita i genitori a OPPORSI qualora qualcuno dei libri presenti sia presente nell’elenco dei testi adottati dalla scuola.
Lo stesso post non SPIEGA il perché, non si sofferma sul CONTENUTO dei libri.
Non solo, ammette candidamente “alcuni NON LI HO LETTI”.
Lascio ad altri la valutazione del comportamento di chi pretende di fare PROPAGANDA senza nemmeno CONOSCERE ciò che contesta.

Mi limito a riportare i titoli dei libri CHE CONOSCO (sì, ho questo vizio… bruttissimo vizio, non parlo delle cose che non conosco… ) e una breve descrizione del contenuto:

PEZZETTINO (L. Lionni). Storia di un quadratino colorato che, pensando che tutti gli altri quadratini siano completi e migliori di lui, si interroga se per caso non sia il quadratino mancante di qualcosa.
Ergo: vietato educare a interrogarsi sulla propria completezza interiore e sul confronto con gli altri, nonché all’accettazione delle proprie mancanze.

SE IO FOSSI TE (R. Hamilton/ B. Cole). Storia di un padre e una figlia che immaginano come si comporterebbero l’una nei panni dell’altro. Ergo: vietato educare al rapporto tra generazioni e alla comprensione dell’altro.

SONO IO IL PIU’ BELLO (M. Ramos). Un lupo bulletto e vanesio costringe i più deboli terrorizzati a nutrire il suo ego e ad adularlo. Fino a quando non viene ridimensionato da un draghetto sputafuoco. Ergo: vietato educare a opporsi al bullismo.

NINANANNA PER UNA PECORELLA (E. Bellini, M. Caccia). Ne ho già parlato, vedi il mio post pubblicato in data 17/08/15. Ergo: vietato educare a non aver paura del diverso.

LA PRINCIPESSA E IL SEGRETO DEL DRAGO (J. Iaugrentur). Una principessa è stanca di vivere in un mondo noioso fatto solo di adulti. Per punizione delle sue lamentele viene mandata da un drago, che però al di là delle apparenze è tutt’altro che cattivo e diventa il suo migliore amico. Ergo: vietato educare ad andare al di là delle apparenze.

UNA GIORNATA SPECIALE (A. e G. Orecchia). Una giornata catastrofica di una mamma, un papà e i loro tre figli adottivi, che però alla fine si risolve in una meravigliosa gita al mare. Significato: i bimbi adottivi sono il mare alla fine di un percorso complicato per i genitori. Ergo: vietato educare alla bellezza di aver trovato due persone che ti cercano e ti amano davvero.

CHE FORZA PAPA’ (I. Paglia, F. Cavallaro). Versione maschile di “di mamma ce n’è una sola”. Ergo: vietato educare alla dolcezza della genitorialità maschile.

DOVE E’ IL MIO PAPA’ (Ji-Yum). Storia di un pinguino e di sua mamma che si risposa con un orso. Ergo: vietato educare alla “normalità” odierna di una mamma rimasta sola che si risposa.

IL PENTOLINO DI ANTONINO (I. Kite). Metafora sulla disablità (un bambino fa fatica nella vitta di tutti i giorni a vivere con una pentola attaccata al polso). Ergo: vietato educare al rispetto della disabilità.

TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI (E. Browjohn). Sarabanda di bambini (alti, magri, grassi, bassi, maschi, femmine, neri, gialli, bianchi, sulla sedia a rotelle… ) per stabilire se esiste un “uguale” più uguale degli altri. Ergo: vietato educare alla diversità.

ORECCHIE DI FARFALLA (L. Agullar). Una bambina viene sfottuta perché ha le orecchie a sventola. Alla fine capirà che le sue orecchie volano come le farfalle. Ergo: vietato educare ad apprezzare i propri difetti.

PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO (L. Lionni). Fiaba astratta di due colori che si amano al punto da fondersi e diventare un unico verde. Ergo: vietato educare all’amore.

IL SONNELLINO/ IL DOTTORE/ BUON COMPLEANNO (D. Dufresne/ A. Modére). Ciclo di fiabe su Margherita e il suo migliore amico: un peluche. Ergo: non capisco.

CESARE ((G. Solotareff). Storia di un pappagallo e di un coccodrillo che non riescono a comunicare. Alla fine scopriranno che la ricchezza è nella propria diversità. Ergo: ancora, vietato educare all’incontro con culture diverse.

I PAPA’ BIS (J. Jacquet). Storia di mamme “riaccompagnate”. Ergo: obbligatorio negare che al giorno d’oggi esistano famiglie allargate. E, se esistono, fare in modo che i bambini se ne vergognino.

Per ora basta così.
Sugli altri, quelli che non ho letto, grazie a una collega mi documenterò a partire da subito e aggiornerò questa lista.

L’indice dei Libri Proibiti compilato dalla nuova Inquisizione è destinato ad allargarsi.
Attendo con ansia l’inserimento di “Pinocchio”, storia di un burattino nato e cresciuto da un padre onanista.

Buona giornata a tutti,

RL

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