A proposito di coerenza

in un copione di otto anni fa, scrissi una battuta (forse la mia amica Lorenza Puccise lo ricorda) che poi finì anche in un capitolo del mio primo romanzo “Amore e disamore”
con la mia solita ‘disperata ironia lestiniana’ (la definizione non è mia), in questa battuta il protagonista – chiamato a dare un giudizio su una di queste astruse ‘creazioni’ artistiche tanto di moda di questi tempi, orrende, vuote e pretenziose ma che fanno tanto tanto trendy, diceva:

“vuoi un commento? ok, ti faccio il commento. e il mio commento è: ‘amico mio, questo secolo è un secolo di ragazzi che giocano a fare gli uomini, e i pochi uomini veri che rimangono debbono andare a nascondersi, come quello che cammina diritto in un paese di zoppi’. chi l’ha detto? non lo sai? te lo dico io: l’ha detto Leopardi. quindi il mio commento è: rileggiamoci Leopardi, Pavese, Calvino, Elsa Morante…riguardiamoci i film di Pasolini, Rossellini, Fellini….invece di fare queste cazzate!!!”

bene, a questa battuta ci credo oggi più di allora.
anzi, ci credo così tanto che mi dispiace solo di averla già scritta.
ci credo così tanto che la riscriverei tutti i giorni…

così, tanto per parlare di coerenza…

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