Scuole, crocefissi e compagnia

Rieccoci alle solite polemiche, che in realtà ci sono tutto l’anno, ma in clima natalizio un po’ di più… quindi, questi giorni capita di leggere robe come questa:

NON SEI CRISTIANO E NON VUOI IL CROCEFISSO NEI LUOGHI PUBBLICI NE’ IL PRESEPE NELLE SCUOLE? ALLORA SII COERENTE: MENTRE I CRISTIANI FESTEGGIANO LA VENUTA DI GESU’ E USUFRUISCONO DELLE VACANZE NATALIZIE, TU RINUNCIA ALLE VACANZE E VAI A LAVORARE!!

oppure cose come questa:

TUTTI I MAESTRI E I PROFESSORI CHE NON VOGLIONO I CROCEFISSI NELLE AULE LI MANDEREI A CALCI IN CULO A INSEGNARE NEI PAESI ISLAMICI, COSI’ MAGARI SI RENDONO CONTO CHE DA LORO A FARE COSI’ VERREBBERO COME MINIMO LAPIDATI!!

Che dire? Io nella mia aula il crocefisso non ce lo voglio e non ce lo tengo, però non intendo né rinunciare alle vacanze né essere lapidato e/o preso a calci in culo.
Per i seguenti motivi:
1- rispetto tutte le religioni nella stessa uguale misura, e non ritengo nessuna di esse superiori alle altre;
2- le rispetto fino al momento in cui non trascendono in fenomeni di fanatismo e intolleranza, quale che ne sia il grado e la misura;
3- per praticare il proprio culto, vi sono luoghi appositi e preposti… e tra tali luoghi non rientrano né le scuole né altre strutture pubbliche;
3- le vacanze (anche se sarebbe più corretto parlare di FERIE), me le concede la REPUBBLICA ITALIANA, non lo STATO VATICANO, una REPUBBLICA che mi paga (lo dice la Costituzione, non io) per impartire ai miei studenti una ISTRUZIONE LAICA; ergo, io vado in ferie quando lo stabilisce lo Stato, non quando lo stabilisce la Chiesa, con buona pace di tutti;
4- i paesi cosiddetti ISLAMICI di cui parlate, quelli dove vige la lapidazione e ogni forma di violenza e persecuzione per gli “infedeli”, sono Stati (ho detto Stati attenzione, Stati, non Nazioni né Popoli) violenti e atroci, privi non solo della più elementare democrazia, ma anche del più elementare laicismo; ergo: a) vorrei che questi paesi divenissero LAICI, non che divenissero CRISTIANI, in quanto ritengo essere il laicismo la vera e unica strada per il progresso civile; b) non posso comportarmi in maniera violenta e intollerante né auspicare che l’Italia diventi un luogo intollerante e non laico per vendetta… in due parole: se nei paesi con governi estremisti religiosi succede questo, perché noi dovremmo imitarli? perché applicare la legge del taglione?
5- mi pare di essere assolutamente coerente sia con la Costituzione (e sia di conseguenza con lo Stato che in aula, lo vogliate o no, rappresento), sia con la mia “missione” educativa, dal momento che in DIECI ANNI di insegnamento non ho mai insegnato il MIO credo, ma TUTTI i credo esistenti nel mondo (religiosi, politici e via dicendo, almeno quelli di cui sono a conoscenza… ); quanti di voi, che si lanciano feroci nella difesa di questo Natale cattolico, ne sono davvero coerenti con lo spirito e il significato spirituale?
6- In conclusione, buon Natale… buon Natale a tutti, da un onesto professore non credente e materialista.

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