Sono estremista e anacronistico

Ieri ho scritto – e pubblicato – un articolo in cui ho detto cose tipo “non c’è arte senza fame, rabbia, dolore”, e anche “non c’è arte senza rivoluzione, senza rischio, senza denuncia”, e infine “se arte deve essere, che sia arte che insorge”.
Qualcuno mi ha fatto notare l’eccessivo estremismo di questi passaggi. Qualche altro mi ha bonariamente rimproverato un eccesso di ingenuo (e vagamente patetico) anacronismo. Qualche altro ancora senza troppi giri di parole mi ha detto che certi pensieri sono semplicemente ridicoli.
Può darsi che abbiano tutti ragione. Anzi, togliamo pure il può darsi. Hanno tutti decisamente ragione. Sono estremista e anacronistico. E, in quanto tale, penso e sostengo cose ridicole.
Però. Però alla fine – che volete – a quasi 36 anni, scrittore e artista di nicchia, insegnante, bruttino, sottopeso e malvestito, un conto in banca che da sempre fa a pugni con se stesso, in lotta perenne con i compromessi, quantità titaniche di energia spese a sopravvivere sempre e solo con ciò che amo, diecimila contraddizioni addosso ma nemmeno un’abiura di me stesso, credo di potermi permettere sia l’estremismo, sia l’anacronismo.
E siccome, come nelle più gloriose tradizioni, invecchiando peggioro, prometto che – per scelta e per vocazione – in futuro lo sarò ancora di più.
E siccome il futuro è oggi, adesso, cominciamo da subito.
Così alle cose ridicole pensate e scritte ieri, ne aggiungo immediatamente delle altre.
Tipo che credo che nel silenzio meraviglioso di chi parla solo quando ha qualcosa da dire. Che credo nell’arte dei tempi lunghi. Che se uno scrittore decide di smettere di scrivere perché sente di non aver più niente da dire, anziché di continuare a farlo stancamente per rispettare contratti e incassare assegni, compie un atto supremo di amore e rispetto verso il proprio lavoro. Che in questo senso Rimbaud e Salinger sono stati i migliori.
E infine, che la più grande convinzione della mia vita è che – come scriveva il grande Ferlinghetti – la poesia esiste per liberarci da ogni prigione.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *