Natali a perdere

Da non credente, tra il Natale dei miracoli e il Natale dei consumi sto nel primo e con il primo tutta la vita.
Peccato abbia vinto, da tempo e per sempre, il secondo.
Peccato davvero, perché i miracoli e i misticismi appartengono a quel mondo bambino che sa sognare e immaginare e non ha paura di precipitare nell’illogicità delle emozioni e dei sentimenti.
Un mondo misterioso, abissale e spesso anche spaventoso, ma immensamente puro e buono. Che sicuramente non è in grado di ucciderti a colpi di giudizi insanguinati e carte di credito pesanti come pistole.

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