Il poeta dovrebbe esser sacro

Ogni volta (e questi giorni, per lavoro, capita in continuazione) che risento l’orazione funebre di ALBERTO MORAVIA ai funerali dell’amico PIER PAOLO PASOLINI, mi vengono i brividi.
Perché in quella rabbia così lucida, in quel dolore così potente da rimpicciolire all’istante ogni mediocrità, ci sono verità così vertiginose che fanno tremare.

“Abbiamo perso prima di tutto un poeta, e i poeti non ce ne sono tanti… ne nascono tre o quattro dentro un secolo…
Quando sarà finito questo secolo, Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno qualcosa.
Il poeta dovrebbe esser sacro!”

Non lasciamo che uccidano i poeti: ancora dopo secoli non riusciamo a capire quanto ne abbiamo disperatamente bisogno, quanto la nostra vita sarebbe spaventosamente vuota e arida senza poesia.

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