Quel qualcosa che non torna

Dipende da te.
Dipende da noi.
Se ami l’Italia devi fare la tua parte.
E via dicendo.

Chiaro e ovvio che in una situazione di drammatica emergenza come questa siano raccomandazioni necessarie.
E indiscutibili.

Eppure qualcosa non torna lo stesso.
Nel senso che tutto questo non è una richiesta di responsabilità ai cittadini (che sarebbe giustissima e sacrosanta), ma uno scaricare completamente la responsabilità su di essi.

Infatti manca del tutto, non c’è alcuna traccia della più minima assunzione di responsabilità da parte della politica.
Attenzione, non nello specifico del governo, nemmeno dell’opposizione e né di questo o quell’altro partito.
Intendo proprio la politica in quanto tale, in quanto insieme di apparati, in quanto classe dirigente.
Quella stessa politica che ha chiuso gli ospedali, eliminato i presidi, tagliato le terapie intensive, ridotto la scuola pubblica a un cumulo di macerie, sventrato il tessuto sociale.
Quella stessa politica che, nel dramma che ci ha travolto, ha responsabilità gigantesche.

Non assumersele, non riconoscerle, pulirsi la coscienza scaricando ogni colpa sulle spalle dei cittadini, non scusarsi e non avviare un processo generale di autocritica come punto di ripartenza per un futuro degno di questo nome, è gravissimo, infinitamente più grave delle responsabilità stesse.

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