Libri in fiamme parte seconda

Chi siano stati gli esecutori materiali del doppio rogo alla libreria La Pecora Elettrica di Centocelle, e che motivi avessero, lo stabilirà la giustizia ordinaria.
Idem per eventuali “mandanti”, nell’accezione più ampia possibile.

Ma al di là di tutto questo, resta il fatto che c’è un qualcosa di terribile, di orrendo che ci circonda, nello spazio che occupiamo, nella stessa aria che respiriamo.
Qualcosa di astratto eppure, al tempo stesso, tremendamente concreto, talmente concreto e reale che ha permesso, permette e permetterà questo atto ignobile è infiniti altri come questa.
Una terrificante aria stagnante che legittima il mostruoso, ci abitua a considerarlo normale o a non considerarlo affatto.
Un qualcosa di terribile che non è certo imputabile in sede ufficiale e per questo non compete alla giustizia ordinaria.
Compete invece a noi, a tutti quanti noi. A noi educare a non abituarsi, a non considerarlo normale, a non restare indifferenti. A noi insegnare e imparare a riconoscerlo. A noi riconoscere, condannare e isolare chi di tutto questo se ne nutre, ci si ingrossa e ci soffia continuamente sopra, alimentandolo a dismisura.
A noi dire no e resistere.

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