Libri che fanno paura

I libri vi fanno paura, vero?
Vi terrorizzano, dico bene?
Non vi biasimo.
Quei pugnali immacolati d’inchiostro e spazi bianchi, quel frusciare ossessivo delle pagine sono la vostra spina nel fianco più acuta, l’urlo più rivelatore della vostra inutile violenza, della vostra becera barbarie, del vostro cieco terrore.
Del vostro niente.

Continuate a bruciarli, perché l’unica cosa che potete fare è violentarli nella più vile e codarda delle maniere, visto che non siete né mai sarete in grado di affrontarli.
Continuate a bruciarli, ma ricordatevi, loro, i libri, resusciteranno dallo squallore dei vostri roghi milioni di volte per milioni di anni.
Perché loro sono eternità incarnata, voi siete vuoto imputridito che cammina a fatica.
Perché ogni scrigno che li contiene, compresa quella minuscola Pecora Elettrica incastonata nella periferia dell’impero, vivrà in eterno al di là delle vostre miserie, mentre voi sarete brutti ricordi che disperderà il primo vento d’inverno.
Perché loro sono ciò che rende liberi, voi mettete gli altri in catene per l’incapacità di liberarvi dalle vostre.
Perché loro sono il coraggio delle idee che muove il mondo e la storia, voi siete la codardia della violenza che annega e muore in quell’unico fetido presente in cui è capace di strisciare.

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