Cose che non tornano

Qualcosa non torna.
Se la diminuzione, o meglio il drastico abbattimento, delle tasse è un ritornello di Forza Italia, ok, rientra perfettamente nella visione liberal-liberista che è l’ossatura portante di quel partito, da sempre.
Se però a ribadirlo insistentemente sono la Lega e Fratelli d’Italia, due partiti decisamente statalisti, si fatica molto a capire. Ovvero non si capisce come sia possibile voler abbassare l’età pensionabile, alzare le pensioni, alzare gli stipendi pubblici a partire da quelli degli insegnanti, investire nella scuola e nella sanità pubblica, introdurre gli asili nido gratis per tutti gli italiani, rimettere la leva obbligatoria a carico dello Stato e, contemporaneamente, dimezzare le tasse.
Non si capisce proprio come sia possibile, in natura, nel mondo reale, al di fuori di un fumetto.
E non si capisce nemmeno – e soprattutto – come una quantità spropositata di elettori, il problema di simili insanabili contraddizioni non se lo ponga nemmeno, impegnata come è a spellarsi le mani a slogan come “prima gli italiani!” e “porti chiusi”, che non risolvono un cazzo ma fanno tanto leader cazzuto e risoluto.
Evidentemente la cosa più importante, per gli elettori, non è risolvere i problemi, ma incazzarsi e urlare più forte di tutti…
***p.s.: il primo che commenta questo post con “e invece quegli altri… ” e declinazioni affini, vince una copia usata del grande classico “Lo zen o l’arte della manutenzione della motocicletta”

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