Eurythmics – “Sweet Dreams”

C’era, nei primi anni ’80, la cosiddetta new wave, la nuova onda musicale che, prendendo le mosse dal punk del decennio precedente, anziché cercare in tutti i modi di imitarlo (come invece fecero le band e i solisti del post punk, movimento non a caso destinato a vita breve – e ingloriosa), studiarono una sua evoluzione e, soprattutto, una sua contaminazione. Rinunciando alla contaminazione più ovvia e banale (con il rock e con il blues), la new wave andò al contrario incontro al pop, prendendo ispirazione da tutte le nuove tendenze esplose all’alba degli anni ’80: la disco, la Mod, l’elettronica…
Il risultato fu un cockatial grandioso (servito da artisti del calibro di Police, XTC, Gary Numan, Bommtown Rats… ) destinato a diventare ben presto un classico.
“Sweet Dreams” degli Eurythmics (David A. Stewart e Annie Lennox, mica pizza e fichi… ), anno 1983, è uno dei massimi capolavori di questo genere.
Semplicemente indimenticabile il video con la Lennox in versione androgina, capelli rosso fuoco, completo da uomo e bastone.
Per quando ancora l’arte era contaminazione e sperimentazione…
Per quando ancora creare era sinonimo di libertà…

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