Vi svelo un segreto…

Vi svelo un segreto.
L’acqua della Ferragni non è stata realizzata con soldi pubblici e non ci verrà trattenuta dallo stipendio.
Perciò, prima di lanciare campagne di indignazione, petizioni on line, organizzare picchetti, scioperi, sti in di protesta e chiedere l’intervento dell’esercito, pensateci un attimo: basta molto (ma molto) meno.
Basta non comprarla.

E se poi fosse una più generale questione di principio, una lotta in nome dell’acqua bene pubblico e non commerciabile, il secondo segreto è che in termini di mercato globale una produzione a edizione limitata e a prezzi stratosferici non ha di fatto alcun impatto. Tradotto, se proprio volete portare avanti questa battaglia, allora dovete attaccare le bottigliette a 80 centesimi prodotte quotidianamente a tonnellate.

Se invece il principio riguarda il prezzo stratosferico in sé, allora più che le bottiglie dovreste contestare lo stesso concetto di libero mercato. Ma ho la presunzione di credere che una guerra contro il libero mercato non interessi proprio nessuno.

Quindi ripeto, se queste bottigliette a otto euro proprio vi tolgono il sonno, basta non comprarle.
Semplice, no?

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