La vertigine della lettura

Più o meno da due anni a questa parte, leggo sempre meno romanzi e sempre più libri di saggistica, soprattutto di storia contemporanea e ultra contemporanea.
Una tendenza che negli ultimi mesi è diventata un diluvio di letture quasi ossessivo compulsivo. La mia scrivania, già normalmente il trionfo del disordine, è un delirio apocalittico di libri sul 900, analisi, biografie, resoconti, orientamenti e punti di vista contrapposti, libri letti contemporaneamente, libri da leggere, documenti di commissioni parlamentari, processi, libri riletti su Mandela, Moro, De Gasperi, i NAR, le BR, Kennedy, il 77, la storia dell’autostrada del Sole, la guerra del Kippur, Ustica, la strategia della tensione, Berlino Est e la Stasi, Pecorelli, Falcone, la P2, la banda della Magliana. E ancora e ancora…
E più leggo più voglio leggere.
Ma più so meno capisco.
E più vedo più ho le vertigini.

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