Il vangelo secondo Matteo (Salvini)

La copia del VANGELO su cui MATTEO SALVINI ha fatto ieri un solenne giuramento, è quella che gli ha comprato per Natale la Isoardi in una libreria di Vigevano dove il libraio, all’insaputa di tutti, si diverte a vendere edizioni tarocche dei più grandi classici di tutti i tempi cambiando trame e parole.
Tanto per dire, in quella libreria pare si trovi un’edizione rarissima de “I Promessi Sposi” in cui Renzo e don Rodrigo, scopertisi omosessuali, scappano insieme in un’isola sperduta del mar Egeo, mentre Lucia apre un negozio di lingerie a Pavia. Sempre lì potete trovare un “Pinocchio” in cui Geppetto se ne frega del destino del figliolo di legno e diventa attivista di Greenpeace. Per non parlare di quella indimenticabile “Odissea” dove Ulisse, al suo ritorno, trova le sue cose accatastate sull’uscio di casa con un biglietto, firmato Penelope, su cui c’è scritto un gigantesco “vaffanculo”. E lui, per rifarsi una vita, si mette a spacciare erba in tutto il mediterraneo per conto dei Lotofagi.
Tornando al Vangelo, nella copia tarocca di Salvini Gesù predica vestito soltanto di felpe con cappuccio su cui a caratteri cubitali campeggiano scritte come GALILEA, NAZARETH, GIUDEA, BETELEMME… all’inizio ce l’ha con quei terroni dei samaritani però poi cambia idea (il tutto accade durante la celebre campagna elettorale del buon samaritano), il discorso della montagna non lo celebra perché la montagna l’ha spianata con una ruspa, apostrofa i farisei come “buonisti” e dal tempio non caccia i mercanti, ma i clandestini, che sbarcano a migliaia sul lago di Tiberiade, vivono a sbafo nei grand hotel di Gerusalemme e con 35 denari al giorno che rubano dalle tasse dei giudei, piangono miseria quando in realtà girano con l’ultimo modello di tavolette di argilla portatili (le famosissime i-argilla 7). E questo, ricorda Gesù in più di una parabola, non è accettabile, perché anche se lui i pesci e i pani li moltiplica, mica bastano per tutti. Quindi non facciamo scherzi: prima i giudei e la giudea ai giudei, il tutto sintetizzato dal celeberrimo slogan “eri straniero e ti abbiamo aiutato a casa tua” (l’originale, ovvero “ero straniero e mi avete accolto”, c’è pure nella versione salviniana, ma si tratta di una campagna denigratoria dei soliti intellettuali mantenuti dalla sinistra).
Inoltre, il governatore romano che lo manda a morte si chiama PONZIO BOLDRINO, il quale ricopre quella carica solo perché imparentato con una radicalchicchissima esponente di primo piano del governo romano di Tiberio. Gesù denuncia il tutto in un celebre discorso in cui tuona “Ponzio Boldrino, solo perché ha questo cognome, guadagna 55mila denari al mese” e poi conclude con un leggendario “condividi se sei incazzato”.
Come va a finire lo sappiamo tutti: Ponzio Boldrino si vendica condannandolo a morte, e con un astuto broglio elettorale libera al suo posto Barabba, un noto estremista dei centri sociali.

Per chi volesse approfondire e leggere il testo integrale:
“Il Vangelo secondo Matteo (Salvini)”, versione riveduta e leghistizzata, edizioni della Ruspa, 2018

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