Voglio sapere perché

Questa settimana, ma sopratttutto oggi 23 maggio, si susseguiranno decine di speciali in prima serata, dibattiti, approfondimenti, rassegne cinematografiche sull’argomento.
E decine di voci illustri si leveranno indignate a ricordare, celebrare e commemorare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ecco, io non voglio ricordare, non voglio celebrare e non voglio commemorare.
Io voglio sapere.
Sapere perché.
Sapere chi, come e perché all’epoca ha boicottato l’elezione di Falcone al CSM, isolandolo e mandandolo di fatto incontro alla morte.
Sapere chi, come e perché durante gli appelli del maxiprocesso continuava a fare una sotterranea ma efficacissima operazione di discredito di tutto il lavoro fatto negli anni precedenti dal pool antimafia.
Sapere chi, come e perché ha manovrato la macchina del fango accusando Falcone, nei mesi precedenti l’attentato, di essersi venduto ai socialisti.
Sapere chi, come e perché, nei 100 giorni che separano i due atroci attentati, ha sistematicamente impedito a Borsellino di parlare.
Sapere chi, come e perché, nei 100 giorni che separano i due atroci attentati, ha privato Borsellino delle protezioni di cui aveva indispensabile bisogno.
Sapere chi, come e perché ha voluto a tutti i costi cancellare il 41/bis per i crimini di mafia.
Sapere chi, come e perché ha voluto e permesso che, quel maledetto 23 maggio di venticinque anni fa, mentre la Repubblica, messa sotto scacco dalla mafia, viveva il momento più drammatico della sua storia (pari soltanto al sequestro Moro), Rai Uno mandasse in onda l’ultima puntata di Scommettiamo Che (e poi sapere perché oltre 10 milioni di italiani hanno deciso di vederla nonostante tutto).
Sapere perché non sono stati ancora chiariti i mille punti oscuri di questa storia.
Sapere quali sono state le connivenze tra Stato e mafia in quelle circostanze.
Sapere esattamente quali relazioni ci sono tra quegli attentati e la nascita della II Repubblica.
Sapere perché le parole strazianti della vedova Schifano pronunciate ai funerali della scorta, nonostante vengano mandate e rimandate, continuano a essere ignorate come un sasso nello stagno.
Sapere perché Falcone e Borsellino sono stati lasciati tragicamente soli.
Sapere perché vengono lasciati soli ancora oggi, ogni volta che vengono commemorati e chiamati eroi come fossero qualcosa al di fuori della realtà, eroi come fosse qualcosa che non ci riguarda, eroi come se la lotta contro la mafia fosse un sogno impossibile, un’assurdità di cui è bene non occuparsi. Pena finire sepolti sotto quintali di tritolo.
Ero solo un ragazzino, il 23 maggio del 1992. Avevo quindici anni, eppure ho sentito subito, netta e definitiva, la sensazione di come quella montagna di merda di cui parlava Peppino Impastato fosse dappertutto attorno a noi.
Per questo non voglio ricordare, celebrare e commemorare.
Per questo voglio sapere.

23 maggio 1992 – 23 maggio 2017
Aspettiamo ancora.
Verità e Giustizia.

#resistenzeRiccardoLestini

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