Il massacro

Un ragazzo di vent’anni, ad Alatri, è stato aggredito, massacrato e ucciso da un branco per motivi molto più che futili.

Sulle prime le notizie parlavano di aggressori e assassini stranieri. Albanesi per lo più.
Questo ha scatenato gli “anti immigrazione”, scaldato i loro animi, infiammato le loro coscienze. E in virtù di questo hanno posto la morte del ragazzo in cima alle loro priorità, gridando, denunciando, chiedendo giustizia…

Poi si è scoperto che assassini e aggressori sono italiani.
E allora gli “anti immigrazione” hanno taciuto mentre, viceversa, i “pro immigrazione” si sono scatenati, gli animi riscaldati, le coscienze infuocate. E in virtù di questo hanno posto la morte del ragazzo in cima alle loro priorità, gridando, denunciando, chiedendo giustizia…

Io mi permetto di ripetere: è morto un ragazzo di vent’anni. Massacrato da un branco per motivi molto più che futili.
La nazionalità dei colpevoli non rende più o meno grave un atto così aberrante.
La nazionalità dei colpevoli non cambia di una virgola quanto accaduto.
Cambia per chi è capace solo di urlare in base ai propri interessi, convenienze e pregiudizi ideologici. E per questo è capace solo di trasformare sempre più il nostro paese in un luogo ideale per tragedie assurde come quella di Alatri.
Complimenti.

#resistenzeRiccardoLestini

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