Vendo amici a mille euro l’uno

Prima o poi doveva succedere. E infatti succede. Per ora – ma è bene sottolineare “per ora” almeno una decina di volte – soltanto in Giappone.

Esiste infatti, nel paese del Sol Levante, un avviato e floridissimo mercato in cui aziende specializzate “vendono”, o per essere più precisi “noleggiano” “amici”, da sfoggiare in particolari eventi (compleanni, san Valentino, inaugurazioni di casa nuova e via dicendo) e con cui farsi foto e video da postare poi sui social.
Obiettivo: qualora tu avessi pochi amici reali, salvare le apparenze e salvarti da una brutta figura sociale.
 
Il sistema è semplice e agghiacciante.
Si contatta l’agenzia, che puntualmente, alla bisogna e per ogni occasione, fornisce “modelli”, ovvero maschi e femmine di bell’aspetto, vestiti che paiono usciti fuori da un catalogo di moda. Il cliente non deve far altro che postare e condividere sui social immagini di sé, attorniato da questi bellissimi figuranti entusiasti che sorridono ammiccanti esibendo coppe di champagne e segni di vittoria. E far così bruciare d’invidia il resto del mondo o far ricredere quelli che non ti invitano mai a feste e aperitivi. Ma non solo: con questo meccanismo, dando un’immagine “vincente” e “cool” di se stessi, qualcuno spera anche di ottenere successi lavorativi, attirare l’attenzione dei dirigenti per una promozione, convincere i direttori del personale per un’assunzione.
Operazione non proprio economica, visto che ogni intervento di “restauro sociale” costa all’incirca un migliaio di euro.
Eppure, anche se economicamente non alla portata di tutti, il sistema degli amici a noleggio ha comunque un grandissimo successo popolare. Perché, come sempre accade, non conta che tutti se lo possano permettere, ma che tutti lo desiderino. Dice Yoshi, 23 anni, studente (uno che, per intenderci, non ha soldi da buttare via), intervistato da “il Venerdì”: “chi non ha amici è un perdente. Meglio affittarli, almeno si salva l’apparenza”.
 
Affinché questo mercato dal Giappone arrivi in tutto il mondo, c’è da scommetterci, è solo questione di tempo.
L’estremo trionfo dell’apparire sull’essere. L’ennesima rivoluzione, e svalutazione, del concetto di amicizia. Ieri un amico era colui con cui condividere ideali e percorsi di vita. Oggi, con i social, si è passati dalla selezione all’accumulo compulsivo e a condividere selfie, catene e fake news. Domani risorgerà Blockbuster, e non andremo più a sceglierci i film, ma gli amici con cui immortalarci nel prossimo fine settimana.
 
#resistenzeRiccardoLestini

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