Follia

Beppe Grillo, fondatore e leader spirituale di un movimento che nello slogan “onestà onestà” e nella lotta alla corruzione trova la sua principale ragion d’essere, esulta per la vittoria di Trump, vale a dire un uomo che si è più volte vantato di non aver pagato le tasse e di aver ripetutamente evaso il fisco per cifre astronomiche.
Salvini critica Grillo perché, a suo dire, ha dato prova di opportunismo salendo sul carro dei vincitori. Carro dei vincitori? Ma Salvini ha capito che le elezioni Trump le ha vinte negli USA e non in Italia?

Sempre Salvini esulta perché finalmente ha vinto un uomo fuori dalla politica e lontano dai poteri forti. E detto da lui è assai paradossale, visto che non ha mai fatto altro nella vita al di fuori del politico, che campa di politica da quando ha 18 anni e nessuno è
“solita politica” e politicante di professione più di lui.

E con lui tutti quei tifosi (perché il termine esatto è tifoso) di destra che sui social esultano da 24 ore con urla smodate, canti di giubilo e rime di sberleffo, come se Trump avesse vinto in Italia e, soprattutto, celebrando il funerale della casta politica ed economica che da sempre governa il mondo. Senza pensare che poi vanno a votare Salvini e Meloni, gente che è in parlamento da quando era in culla, che è stata al governo e che con la casta ci pasteggia da vent’anni. E senza pensare che Trump il multi miliardario, di quella casta economica, è uno dei prodotti più compiuti.

E poi tutti quelli di sinistra, dai centristi ai centrosinistri, dai socialisti ai barricaderi, che da 24 ore sui social piangono e si strappano i capelli per l’avvento dell’uomo nero, per la fine del mondo, per l’idiozia delle umane genti. E invocano resistenze a oltranza in difesa della democrazia.
Ma dimenticano che non c’è nessuna democrazia da difendere, visto che Trump ha stravinto democraticamente e senza alcun colpo di stato militare. E senza pensare che sono stati così “di sinistra” da sostenere, contro questo cattivissimo uomo nero, Hillary Clinton, cioè il capitalismo lobbista incarnato, il peggio della corruzione politica internazionale da 30 anni a questa parte. Così “internazionalisti” da sostenere una delle politiche più guerrafondaie della storia.

E ancora quelli che vanno ripetendo quanto sarebbe stato importante avere per la prima volta una donna alla guida degli USA. Come se le donne fossero una specie protetta, da sostenere a prescindere dal valore effettivo e a prescindere dalla persona. Se così è, allora mi aspetto che l’anno prossimo, alle presidenziali francesi, sostengano per lo stesso motivo la Le Pen.

E infine i tifosi puri, quelli della logica del “contro qualcuno” a tutti i costi.
Quelli che non erano per la Clinton ma contro Trump, o non per Trump ma contro la Clinton.
Scatenati sui social piu di tutti. Disperati come se avesse perso il miglior candidato della storia e chissà quale occasione avesse perso il mondo.
Oppure festanti come se avesse vinto il migliore.
Come quelli che tifano contro la Juve in Champions.
Solo che questa no, non è proprio una partita di calcio.

Follia. Follia pura.
E, come direbbe Forrest Gump, non ho altro da dire su questa storia.

#resistenzeRiccardoLestini

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