Che te ne fai, in Italia, dei professori?

Il “mio” sindaco – ovvero Dario Nardella – visto che a Firenze piove che dio la manda e che quindi, di conseguenza, sta andando abbastanza a puttane la prevista Notte Bianca, decide di consolarsi andando ospite dalla Gruber.

Tra le tante cose che spara in venti minuti scarsi di trasmissione, il sindaco Nardella, alla guida di una delle più grandi città d’arte di tutto il mondo, rispondendo piccato al professor Montanari, parlando della gestione della Reggia di Caserta (diretta da un esperto di marketing e non da uno storico dell’arte), ricorda che “in Italia non abbiamo bisogno di professori che ci spieghino cosa è arte e cosa è cultura”.

Insomma, qualora ce ne fosse stato bisogno, il sindaco più renziano d’Italia ci tiene a ricordare quanto la classe dirigente tenga in considerazione la Storia dell’Arte e, soprattutto, i professori, gli storici, i ricercatori dell’Arte.
Quanto tenga in considerazione, in generale, i professori.

Perché sarebbe inammissibile se a dirigere un ospedale non ci fosse un medico, ovvero un professionista e un esperto del settore.
Mentre se a dirigere i musei non ci sono le figure professionali preposte a questo, è assolutamente normale.
Almeno in Italia.

Che te ne fai, in Italia, dei professori?

‪#‎resistenzeRiccardoLestini‬

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