Il panico della didattica Gender

Potrà capitarvi – o vi è già capitato – in questi giorni di imbattervi su fb o altrove nella rete, in un post che recita testualmente:

ATTENZIONE A TUTTI I GENITORI
QUANDO INIZIERÀ LA SCUOLA A SETTEMBRE VI SARÀ CONSEGNATO IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
VI DIRANNO DI FIRMARLO MA ATTENZIONE
CON LA VOSTRA FIRMA AUTORIZZERETE LA SCUOLA A IMPARTIRE LEZIONI GENDER A VOSTRO/A FIGLIO/A E NON POTRETE PIÙ OPPORVI
NON FIRMATE IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
FATE GIRARE
PROTEGGIAMO I NOSTRI FIGLI!!!

Attenzione, perché questo post è una BUFALA GIGANTESCA.
Oltre a ricordarvi che NON esiste alcuna teoria GENDER e che di conseguenza NON sarà in ALCUN percorso didattico, vi informo che:
1.A settembre, in segreteria, vi consegneranno effettivamente un documento definito “Patto di Corresponsabilità”;
2.Tale patto non ha NULLA a che vedere con i CONTENUTI DELLA DIDATTICA;
3.Si tratta di un PATTO EDUCATIVO tra GENITORI e DOCENTI, a tutela reciproca, riguardante LA CONDOTTA e L’ACCETTAZIONE E IL RISPETTO DEL REGOLAMENTO SCOLASTICO.
4.Da un lato il DOCENTE con tale patto si impegna a: a) dare costantemente esempio di buona condotta; b) favorire in ogni modo il dialogo in classe; c) cercare con percorsi differenziati di andare incontro alle esigenze dei singoli; d) comunicare chiaramente e tempestivamente compiti, verifiche e qualsiasi altra attività didattica; e) comunicare costantemente alle famiglie lacune, insufficienze, rischi debiti e rischi bocciatura.
5.Dall’altro LA FAMIGLIA si impegna a COLLABORARE ATTIVAMENTE, ad accettare il regolamento scolastico e a non giustificare sempre e comunque eventuali infrazioni commesse dai figli; a preoccuparsi della regolarità della frequenza delle lezioni; a tenere un dialogo costante con l’istituzione scolastica; a partecipare alle attività di recupero eventualmente preposte;
6.Documenti del genere non sono una novità assoluta. Ad esempio quest’anno nella mia scuola lo abbiamo utilizzato all’interno di un progetto sperimentale denominato “Tutoraggio d’aula”, che consisteva in un percorso in itinere – in orario extrascolastico – per alunni a rischio bocciatura e pi in generale per tutti gli studenti con gravi difficoltà nella metodologia di studio.
7.Per avere conferma di quanto ho scritto, potete direttamente consultare il sito del MINISTERO (www.miur.it), dove trovate BOZZE e LINEE GUIDA del documento in questione;

NON CREDETE ALLE BUFALE
NON CREDETE ALLE CAMPAGNE INFORMATICHE INTERESSATE E IN MALA FEDE
NON CREDETE A CHI VUOLE USARE LA SCUOLA PER TIRARVI DENTRO A UNA VIOLENTA CROCIATA OMOFOBA

SE AVETE DUBBI, CONSULTATE CHI DI DOVERE E NON ACCONTENTATEVI DEL “SENTITO DIRE”

Grazie dell’attenzione,
Un insegnante CHE SA cosa accade dentro la Scuola Italiana

(e che per altri chiarimenti, è a completa disposizione)

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