Solitudini

copertinasolitudiniSOLITUDINI raccoglie dieci anni di poesie, dieci anni di versi scritti e concepiti in mezzo al mare, in mezzo al mondo, tra la gente, sui treni, nei tavolini dei bar, lungo le strade che non percorre nessuno, tra i volti che nessuno ricorda.
Dieci anni, come il viaggio di Ulisse.
Una “odissea minima” in difesa della solitudine, dove la solitudine non è più, o almeno non solo, esclusione, isolamento, assenza e sofferenza, ma anche (soprattutto?) ricerca di se stessi, elogio della diversità, ostinata coerenza, irriducibile unicità, meravigliosa anarchia interiore.
Perché è solo nella solitudine della diversità di ognuno che può illuminarsi il mondo.

Nascemmo e morimmo nel fuoco,
affogati nel piombo e nessuno
risorse dal filo spinato.

Ti ricordi quel giorno,
la terra violentata dagli anfibi
e i brandelli di carne stesi
come bucato lungo il filo spinato?

Quel giorno la madre cercò
il figlio e urlò preghiere,scalciando sassi e polvere nel vuoto;
e bevve sangue, la madre,
sangue del figlio partorito
nel suo sangue, sangue di Cristo
che non feconda più fiori
ma imbeve mitraglie
ai bordi del filo spinato.
(Jenin, p. 65)

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SOLITUDINI – PHOTOGALLERY                                                                HANNO DETTO DI SOLITUDINI

INTERVISTA ALL’AUTORE                                                                          RICCARDO LESTINI SU SOLITUDINI

POST SCRIPTUM (come nacque “Solitudini”)                                     SOLEDADES (“Solitudini” in spagnolo)

 

GUARDA il video promozionale di SOLITUDINI

 

SILVIA BEILLARD legge la poesia CERCANDO PENELOPE (musica di Marco Rimoldi)

 

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