“Non è amore se ti fa male… “

“Non è amore se ti fa male… ”
Lo avevi scritto su Facebook, questo verso.
Avevi letto questa poesia e ti eri accorta che parlava di molte, troppe donne.
Soprattutto, ti eri accorta che parlava di te.
Perché avevi solo sedici anni, Noemi, ma sapevi già molto bene cos’è quella forza cieca che stringe i polsi e serra la gola. Sapevi già troppo bene cos’è quel non amore che fa male.
E oggi tu, Noemi, sedici anni, un sorriso così bello e pieno da spaccare il cuore, non ci sei più.
Oggi tu, Noemi, sedici anni, occhi grandi e puliti, sei morta. Uccisa, e nel modo più atroce possibile, da quel non amore che fa male.
Oggi tu Noemi non ci sei più e noi restiamo qui, attoniti e schiacciati dal peso immane di quest’ennesima tragedia evitabile, intrappolati nella vergogna dell’esser vivi e del non saper cosa dire né cosa fare davanti a tutto questo male che ci circonda e ci attanaglia come un cancro che non siamo in grado di sconfiggere, perduti e vinti nella vertigine di tutte le poesie che non leggerai mai, di tutti i viaggi sconclusionati che non farai, di tutti gli sbagli che non potrai commettere, dell’amore vero che non incontrerai mai, di tutta la vita cui avevi diritto e che quel non amore che fa male ti ha negato.
Resta poco.
Resta un settembre più triste e assurdo di altri e resta quel verso, “non è amore se ti fa male”, che tu, Noemi, sedici anni e un sorriso così bello e pieno da spaccare il cuore, avevi letto, vissuto e copiato.
E ti giuro, Noemi, che lo leggerò e lo copierò anch’io. Lo leggerò, lo copierò e lo ripeterò a mia figlia ogni giorno della mia vita. Le ripeterò questo e tutti gli altri versi che, in un modo o nell’altro, ci dicono e ci ricordano la stessa cosa.
E lo farò per te.
E per tutte le donne che hanno subito violenza e non hanno mai incontrato l’amore.

Riccardo

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