Nonostante

Nonostante un ingresso in politica frutto di improvvisa assenza di protezioni e – soprattutto – frutto della necessità di sfuggire al carcere.
Nonostante tre governi fallimentari.
Nonostante immensi spot elettorali mai tramutati in riforme concrete.
Nonostante un ventennio che ha vinto solo nell’instupidire definitivamente gli italiani con l’istituzione di una totalitaria telecrazia.
Nonostante un ventennio del linguaggio più basso e volgare mai registrato nella storia.
Nonostante un ventennio all’insegna del più becero machismo e maschilismo.
Nonostante un ventennio nel più totale disprezzo della cultura.
Nonostante un ventennio trascorso nel culto del nulla e dell’apparenza, del raggiro e della truffa, dell’evasione fiscale e del qualunquismo, del populismo e della violenza.
Nonostante i rimproveri della regina Elisabetta per schiamazzi in luoghi non idonei.
Nonostante l’aver dato dell’abbrozzato al presidente degli USA.
Nonostante l’aver dato della culona alla cancelliera tedesca.
Nonostante le imbarazzanti amicizie russe e libiche.
Nonostante l’aver trasformato in bordello a cielo aperto la sua residenza estiva.
Nonostante la creazione di una gigantesca puttanopoli.
Nonostante le corna alla foto di gruppo dei ministri degli esteri.
Nonostante l’aver promesso la parte del kapò all’onorevole Schultz.
Nonostante il bunga bunga.
Nonostante il continuare a dichiarare di aver veramente creduto che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
Nonostante l’aver dichiarato di aver sedotto la premier finlandese.
Nonostante le sfuriate mussoliniane da Bruno Vespa.
Nonostante Emilio Fede.
Nonostante centinaia di processi e decine di condanne già sentenziate.