L’incarico

Come da copione, ampiamente annunciato e già scritto, la neopresidente del senato Casellati è salita al colle per ricevere da Mattarella il mandato esplorativo.
Più che ovvio, inevitabile che la via percorsa in questo momento dal Quirinale sia quella istituzionale: allo stato dei fatti, un preincarico politico non avrebbe alcun senso, se non quello di ingolfare ulteriormente una situazione già priva di sbocchi.
Altrettanto inevitabile che la scelta cada sul nome della Casellati, e non su quello di Fico, visto che gli attuali numeri parlamentari impongono, almeno in prima battuta, che la convergenza da cercare e verificare sia quella Cinquestelle-centrodestra.
Tuttavia, al di là delle note storiche e statistiche (dopo quello a Nilde Iotti del 1987, è solo la seconda volta che un simile incarico viene conferito a una donna), difficile, per non dire impossibile, che questa soluzione possa produrre novità di un qualche rilievo.
Nei tempi strettissimi a disposizione (già venerdì la Casellati dovrà riferire l’esito degli incontri con le varie forze politiche), con ogni probabilità la presidente del senato si sentirà ripetere dai partiti quanto già sa e quanto i vari leader hanno già detto al capo dello stato nel doppio giro di consultazioni.
Ergo, venerdì – a meno di clamori che ad ogni modo a tutt’oggi nemmeno si intravedono – verrà certificato l’ennesimo nulla di fatto e l’ennesimo ritorno al punto di partenza.
Al massimo, il mandato esplorativo potrà smuovere almeno un minimo quelle acque attualmente molto più che stagnanti.
Ad esempio potrà stanare il PD dall’Aventino e metterlo per la prima volta a sedere a un tavolo di trattativa. Il che non potrà certo produrre convergenze (il mai con la Lega del Nazareno e soprattutto il mai col PD di Salvini sono veri logici e sinceramente incrollabili), ma potrà far capire le reali intenzioni del partito e quale delle sue mille anime al momento prevale sulle altre.
Soprattutto potrà sancire in maniera definitiva la fine delle trattative Cinquestelle-Lega, a tutt’oggi di fatto l’unica ipotesi realmente presa in considerazione. Una volta archiviata tale possibilità, diventerà obbligatorio aprire altri fronti e seguire altre strade.
Quali nello specifico è molto difficile dirlo. L’oceano del possibile mai come oggi è stato così sterminato.

#specialeElezioni2018
#resistenzeRiccardoLestini

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