JUKEBOX 008 – Edith Piaf, “No, je ne regrette rien”

1960.

Ad appena 15 anni dalla Liberazione, il democristiano Tambroni va al governo con la fiducia dei fascisti del MSI e dei monarchici. A Genova, la manifestazione dei camalli contro il governo lascia sul campo 83 feriti. A Cannes, Federico Fellini riceve la Palma d’Oro per il film “La dolce vita”. Pier Paolo Pasolini gira il suo primo film, “Accattone”: il suo aiuto regista è il ventenne Bernardo Bertolucci. In Argentina i servizi segreti israeliani catturano il criminale nazista Eichmann. Ben nove paesi africani ottengono l’indipendenza dopo decenni di sudditanza coloniale. Al festival di San Remo trionfano Tony Dallara e Renato Rascel con “Romantica”. Un quotidiano costa 30 lire, una pensione a Rimini – tutto compreso – circa 600 lire al giorno. In Francia, l’immesa Edith Piaf, malata, depressa, alcolizzata, miracolosamente trova le forze per incidere questo pezzo e cantarlo all’Olimpia. E’ il suo addio al pubblico, il suo modo per dire che, nonostante tutto no, non rimpiangeva niente. A tutti voi, che avete il coraggio di camminare con i vostri sbagli….

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *