C’era una volta “La Ballata della Luna Azzurra”

La mia “storia” di scrittore è iniziata così, oltre vent’anni fa, una sera di giugno 2001 quando riuscii a portare in scena, con la mia compagnia di allora (il mitologico Teatro (In)Stabile) una commedia che avevo scritto qualche mese prima in pochissimi giorni, in una specie di stato febbrile per uno di quei devastanti e meravigliosi distaccamenti dalla realtà che a quei tempi mi assalivano di continuo.
Si intitolava, la commedia, La Ballata della Luna Azzurra, per l’appunto.
E in un certo senso è davvero iniziato tutto da lì. Lasciando stare le emozioni più profonde provate quella sera (che posso condividere solo con chi era con me su quel palco), è stata la prima volta che un mio scritto ha avuto un pubblico, numericamente e non, di un certo tipo, la prima volta che ho avuto un certo tipo di riscontro.
La prima volta che mi sono realmente messo in gioco con un mio scritto. Che non era uno scritto qualunque, ma una commedia dove c’era dentro già tutto. Le maschere, la strada, la miseria, i ladri, i vagabondi, i senza tetto, le prostitute, i diseredati, i pazzi, le periferie, i migranti.
Tutto quello di cui avrei parlato per oltre vent’anni e di cui parlo ancora oggi.
Così tanto tutto che questa BALLATA DELLA LUNA AZZURRA me la sono portato dietro negli anni. Oltre le repliche, c’è stata una versione riveduta e corretta per ragazzi (o meglio riveduta e corretta DAI ragazzi), un’altra addirittura ampliata per un altro progetto.
E un’altra ancora, più breve, in forma narrata.
Un monologo. Ovvero la versione che riproporrò, dopo tanto tempo, domani sera.
In diretta Facebook – e visti i tempi non può essere altrimenti – domani sera alle 21 avrò l’onore di chiudere il corso sui diritti e doveri dei migranti organizzato da AVVOCATO DI STRADA Onlus, di Foggia.
Grazie a tutti quelli che ne fanno parte, a Claudio de Martino, a Emiliano Moccia, alla mia casa editrice Edizioni fogliodivia.
A tutte le cose straordinariamente importanti e invisibili che fanno quotidianamente.
Grazie per coinvolgermi. Grazie perché condividere con loro certi credo, certi valori e certi ideali, è una delle avventure più straordinarie che potessero capitarmi.
Poi chissà… LA BALLATA DELLA LUNA AZZURRA diventerà un romanzo e allora toccherà pubblicarlo ??
Nell’attesa, vi aspettiamo domani sera alle 21, ovviamente su questa pagina.
Con il monologo di narrazione
LA BALLATA DELLA LUNA AZZURRA
dove tre disperati vagabondi (Auguste, Pierrot, Pulcinella) approdati oltre l’ultima periferia del mondo, al camposanto dei senza nome e senza Patria, si inventeranno un miracolo, la mirabile apparizione della Luna Azzurra, stramba e fantomatica redentrice di tutti i reietti.
E decideranno di metterlo in vendita, alla modica cifra di tre euro, così da attirare una folla variopinta e bislacca di disperati, senza tetto, prostitute, pazzi…
Ma siamo sicuri che la Luna Azzurra sia solo un’invenzione?
Scritto e interpretato da Riccardo Lestini
Non mancate, vi aspetto!
(Qui sotto una foto di vent’anni fa.
Dalla prima della Luna Azzurra, quando ero Pierrot e ogni cosa doveva ancora accadere… )

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