Politica&Pallonate

In Umbria a fine ottobre ci sono state le elezioni regionali.
Come ampiamente prevedibile ha stravinto la destra trainata dalla Lega di Salvini e con il contributo determinante di Fratelli d’Italia. Dopo un mese di campagna elettorale dove, tanto i vincitori quanto i vinti, non si sono sfidati sui programmi – che erano entrambi vaghi, fumosi e di cui ad ogni modo, anche nei rari sprazzi di concretezza, tutti se ne sono strabattuti – né, conseguentemente, su una idea di Umbria, ma si sono menati come fossero in curva, come fosse una partita, a suon di cori, sfottò, colpi bassi, discorsi assurdi.
Il che magari, in parte, ci potrebbe pure stare, nel clima concitato di una campagna elettorale.
La cosa interessante è che continuano ancora oggi. A un mese di distanza – basta farsi un giro sui social o una quotidiana rassegna stampa con le dichiarazioni dei politici umbri – continua il match sugli spalti, continuano le canzonature… e allora vedi centinaia e centinaia di tizi X che postano foto di una manifestazione delle Sardine e per ognuno di questi ci sono centinaia e centinaia di tizi Y che commentano “27 ottobre e muti!! vi abbiamo asfaltato e adesso muti!!!”… con la stessa logica con cui gli Juventini rispondono agli interisti…
Ancora più interessante è che oggi, ad appena un mese di distanza, su 10 persone, di ambo gli schieramenti, ce ne saranno sì e no 2 (ma io penso meno, è che oggi sono ottimista) che non si ricordano o non sanno niente del programma che hanno votato trenta giorni fa.

In Emilia Romagna, il derby… uh, pardon, le elezioni regionali, contate di farlo con questi stessi criteri??

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