Il vostro scontento

Sicuramente io vivo troppo di dubbi e sfumature e magari, incosciamente, vi invidio pure.
Ma non capisco, non capisco proprio né capirò mai, la vostra certezza assoluta, senza il minimo tentennamento, senza concedere possibilità al più minuscolo dei forse, che i ragazzi siano sempre nel torto, che qualunque cosa facciano sia sempre e comunque una cosa sbagliata e stupida, e che l’unica loro salvezza è che un giorno cresceranno e finalmente la smetteranno di fare, dire e pensare cazzate.
Mi stupisce, mi inquieta la vostra sicurezza nel pensare che i ragazzi non sappiano mai quel che dicono e quel che fanno, che facciano tutto senza conoscere le cose, in maniera ridicola e superficiale.
Mi sbalordisce la freddezza e la sufficienza con cui li smontate, li ridicolizzate e li mortificate.
E mi sbalordisce soprattutto come vi basti criticarli e condannarli, senza proporre nient’altro; mi sbalordisce cioè come siate così impegnati nel dire che fanno le cose nel modo sbagliato da non dire mai quale sia il modo giusto.
Una critica così cieca e piccata da far sorgere il sospetto che probabilmente voi non ne avete idea di quale sia il modo giusto, che probabilmente ne sapete meno, molto meno dei ragazzi che puntualmente mettete in croce. Così cieca e piccata da far pensare che il problema ce lo abbiate con voi stessi e con la vostra adolescenza, che rinneghiate loro per rinnegare voi stessi, che le vostre mediocrità di adulti non possano sopportare quella vitalità, di vedere qualcuno riuscire laddove voi avete fallito.
Altrimenti non mi spiego perché vi dia così fastidio e vi sia così insopportabile che orde di adolescenti si interessino – o quanto meno provino a farlo – a una tematica come quella dell’ambiente di cui, mi auguro, nessuno – nemmeno voi – può negare l’importanza.
Altrimenti mi è difficile, quasi impossibile, spiegare perché non facciate gli adulti e, anziché bastonarli, non cerchiate di capirli e aiutarli.
Ma a voi non interessa aiutarli e soprattutto non vi interessano le tematiche che provano a proporre. A voi basta che diventino come voi, grigi, rancorosi, rassegnati e che abbiano la sconfitta altrui come unica gioia.
Vi basta seppellire tutto sotto l’idea che “tanto sono manovrati e strumentalizzati”.
Che poi sì, il rischio di essere strumentalizzati e manovrati è altissimo, continuamente dietro l’angolo. Noi, noi adulti intendo, ad esempio veniamo manovrati e strumentalizzati ogni giorno, anche (e soprattutto) nel momento in cui sottoscriviamo un abbonamento Sky.
E forse, rischiare di essere strumentalizzati per il futuro ambientale del pianeta piuttosto che per la Pay TV, è un attimino più nobile e più serio.
Anche se a farlo sono quei superficiali perdigiorno degli adolescenti.

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