Tirando il fiato

E adesso è tempo di fermarci un po’, tirare il fiato, sedersi (magari anche sdraiarsi) e respirare senza scadenze dietro l’angolo.
Con la presentazione di ieri a Castiglion del Lago si è chiusa la prima parte del tour del mio romanzo “Il Piccolo Principe è morto”. Due mesi molto più che intensi, molto più che pieni.
Corse, rincorse, spesso affanni e paure ma sempre, sempre, emozioni. Assurde, potentissime, incredibili. Impossibili da raccontare. E poi chilometri. Chilometri e chilometri macinati su asfalto e su rotaia.
E ovviamente, comunque e tuttavia, le persone. Soprattutto le persone. Occhi e mani e sorrisi… incontri senza sosta, nuove persone da conoscere e da ascoltare e persone splendidamente rincontrate dopo anni e anni.
Ecco, ora ci fermiamo. Non per molto: ripartiremo già il 4 maggio, in Abruzzo, a Chieti, per una seconda parte di tour ancora più intensa e frenetica della prima.
Però adesso ci prendiamo questi venti giorni di pausa e respiri. Una pausa necessaria. Certo per riposarsi, ma soprattutto per rimettere in fila e insieme i pezzi, che quando sei in mezzo al vortice non puoi far altro che prenderlo in faccia e godertelo, questo turbinare di emozioni e strade e persone, ma di capire cosa stia succedendo proprio non c’è verso.
E che cosa è successo, davvero ed esattamente?
Di sicuro è successo che un piccolo libro di un piccolo scrittore edito da una piccola casa editrice, si è divertito a macinare numeri da grande, a sparigliare le carte, a farsi leggere e recensire da nord e sud. Andando oltre, molto ma olto oltre ogni nostra più rosea aspettativa.
Questo in superficie. Poi in profondo, tra le pieghe, dove si annida e respira la verità, tanto, tantissimo altro.
E in attesa di capirlo, questo altro, voglio ringraziare.

Tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo, a partire dalla mia casa editrice Edizioni fogliodivia, Emiliano Moccia e Claudio de Martino. Che non solo lo hanno reso possibile, non solo hanno fatto in modo che questa storia non rimanesse ad ammuffire nel cassetto, ma lo hanno fatto esattamente come avrei voluto, come l’ho sempre pensato.

E ovviamente grazie a chi ci ha ospitato, ovvero, in ordine di apparizione: il Comune di Passignano sul Trasimeno e Sandro Pasquali, Radio CL1 – La radio della tua città e Anna Rita Donisi, Radio EFFE e Francesca Scartoni, Mannaggia – Libri da un altro mondo e Carlo Sperduti e Francesca Chiappalone, La Cité – Libreria Caffè e Silvia Costantino, Museo del Vetro Piegaro, Lo Spazio Diviadellospizio e Mauro Pompei, I Trapezisti e Barbara Salsetta e Maurizio Zicoschi, Libreria Alibu’ e Laura Beatini e Valentina Bricchi, Libri Parlanti e Monica Fanicchi e Maria Grazia Virgilio.

E grazie a chi ha voluto accompagnarmi in questa avventura, presentando, leggendo… a chi ha voluto farne parte… sempre in ordine di apparizione: Sara Minciaroni, Francesca Caprai, Gabriele Giovannini, Monica D’Andrea, Fabio Forcucci, Andrea Ponticelli, Romina Grillo, Giulia Tellini, Virginia Billi, Daniela D’Argenio Donati, Elena Bellavita, Annachiara Magni, Iunia Mattei, Anna Migliorati, Albano Ricci.

E grazie a tutti quanti voi.
Voi che avete letto, che avete avuto l’amore di scrivermi, di farmi sapere, voi che mi avete mandato foto ed emozioni, voi che avete aspettato, voi che siete venuti, che vi siete fermati cinque minuti o un’ora a parlare, voi che mi avete dedicato scampoli preziosi del vostro tempo, voi che siete entrati nella mia vita dandomi il privilegio di potervi conoscere, voi che c’eravate già nella mia vita e che meraviglia che ci siate, voi che c’eravate ma eravate spariti e di colpo siete riemersi dal mio passato migliore.
Grazie a tutti voi, uno per uno.

E poi dicono che quando si scrive si è soli…

Riccardo

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