Fiordaliso – “Non voglio mica la luna”

Girando uno di quei pochi mercatini dell’usato ancora esistenti (quelli veri intendo, dove trovi di tutto e anche più di tutto… e soprattutto dove trovi quello che non ti aspetteresti di trovare), sotto i portici, tra una bancarella e l’altra, incastrata tra una pila di volumi della serie Urania e una sfilza di Zagor, mi si para davanti una montagna di 45 giri.
Tra artisti improbabili e titoli internazionali che manco conosco, ecco la copertina ingiallita di “Non voglio mica la luna” (facciata A) e “Un tipo” (facciata B). Artista: Fiordaliso; anno: 1983.
E non è la canzone in sé, che non mi ha mai detto nulla e mai mi dirà qualcosa, ma è quella copertina ingiallita a scatenarmi una delle più violente e feroci “madelaine” possibili. Quel 45 giri che secoli fa era lì, a casa mia, tra i tanti impilati accanto al mangiadischi arancione a pile.
E subito nella mia mente si affollano Fiat 127 e palloni Tango, campioni del mondo e ginocchia sbucciate, Portobello e radioline, quaderni a quadretti e libri legati con l’elastico.
E ancora l’odore del muschio di collina misto a quello delle castagne e della vestaglia di mia nonna… e milioni e miliardi di altri frammenti d’infanzia…
E questa canzone che mai mi ha detto nulla e mai mi dirà qualcosa in un instante mi dice tutto.
E devo metterla qui, per forza, comunque e tuttavia…