Gli abusivi

Casa Pound da quindici anni occupa abusivamente uno stabile gigantesco di ben sessanta vani all’Esquilino (pieno centro di Roma, due passi da Roma Termini, affacci su via Napoleone III, zona dal valore immobiliare pari a circa duemila euro mensili di affitto), che prima era di proprietà dello Stato (nello specifico del Ministero dell’Istruzione) e oggi del demanio.
Da quindici anni Casa Pound vive nella più totale illegalità rifiutandosi di abbandonare uno stabile che non solo non le appartiene, ma che dovrebbe essere inserito nel piano degli edifici da recuperare e da destinare a famiglie bisognose (magari proprio quelle famiglie di italiani che “vengono prima di tutti”).
Da quindici anni Casa Pound non paga né tasse né affitto per l’occupazione di un immobile che non le appartiene.
Casa Pound da quindici anni usufruisce di luce, gas, acqua e connessioni varie attaccandosi ad allacci ministeriali e demaniali senza mai pagare le bollette.
Casa Pound da quindici anni ospita dentro lo stabile un numero imprecisato di persone e famiglie rifiutandosi di censirle e di comunicare alle autorità i loro dati.
Casa Pound in quindici anni ha rubato allo Stato qualcosa come quattro milioni di euro.

Alla luce di tutto questo, è abbastanza incomprensibile, o quanto meno bizzarro, con quale coraggio (ma il tanto decantato e celebrato “coraggio” dei fascisti è da sempre vincitore dell’oscar del grottesco) Casa Pound porti avanti da sempre una battaglia incessante contro il popolo Rom, sulla base del fatto che il popolo Rom vive nel rifiuto più totale della legalità, perché totalmente abusivo, perché rifiuta il lavoro e vive di furti e altre attività illegali, perché occupa terreni abusivamente, perché abusivamente usufruisce di luce, gas, acqua e connessione internet attaccandosi agli allacci comunali e statali senza pagarli, perché non paga le tasse, perché rifiuta di farsi censire.

Sì, decisamente bizzarro.

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