Il blog chiude per ferie – buone vacanze a tutti

Eccoci arrivati. La lunga stagione del blog, iniziata lo scorso 4 settembre, arriva oggi al termine.
È stata un’avventura particolarmente lunga e intensa, un anno pieno di avvenimenti che ho scelto di commentare (le elezioni, i mondiali), di ricorrenze tutte personali (i quindici anni esatti di vita del blog) e di scritti, almeno per me, molto importanti (su tutto, la pubblicazione a puntate sulla musica e sulle parole di Fabrizio De André e la controinchiesta, sempre a puntate, sul caso Moro).
Alla fine, le cifre mi dicono che, tra quel 4 settembre e questo 16 luglio, ci sono stati ben 571 post, 200 in più dell’anno scorso. L’aver seguito e commentato, in maniera costante e praticamente quotidiana il mese di campagna elettorale e i tre successivi di crisi di governo, tutte le ripubblicazioni degli articoli “storici” in occasione del quindicennio del blog e un mese passato a commentare tutti i giorni i mondiali, giustificano questa differenza. Ma resta il fatto che 571 è una cifra sconsiderata e vertiginosa, che a riguardarla a posteriori mi impressione e un poco mi inquieta.
E non posso fare a meno di chiedermi come abbia fatto a scrivere tutta sta roba, anche se la risposta, qualsiasi risposta, sarebbe completamente inutile. Se le ho scritte è stato solo ed esclusivamente perché lo volevo, perché ne sentivo il bisogno. Ed è sempre stato, ed è tuttora (e mi auguro continuerà a essere), dopo quindici anni di blog, tre libri, svariate pubblicazioni sparse, venti testi per il teatro e quattro sceneggiature, l’unico motivo che mi spinge a scrivere: il bisogno e la necessità. E, ovviamente, la voglia e il divertimento. Se non mi diverto, se non sento dentro quel godimento incontenibile, la penna in mano non riesco nemmeno a prenderla.
Quindi probabilmente avrò scritto cose pessime e mediocri, ma di sicuro ho scritto solo cose sincere, con tutta la sincerità di cui dispongo. Il giorno che sarò capace di prendere in giro la mia scrittura, e di scrivere forzatamente, con ogni probabilità smetterò di farlo.
Riguardo alle pubblicazioni che ho citato prima, quelle su De André e su Aldo Moro, una nota e una precisazione necessarie. L’anno prossimo, saranno riprese e riproposte. A gennaio sarà il ventennale della scomparsa di De André, e quei sedici capitoli dedicati alle sue opere verranno ripubblicati, pressoché identici. Per la controinchiesta su Moro, il discorso è diverso. L’approfondimento dei miei studi, ma soprattutto le rivelazioni (sconcertanti) a seguito della pubblicazione definitiva delle ultime indagini e dei lavori della commissione parlamentare d’inchiesta, imporranno integrazioni e ulteriori riflessioni.
Tornando al blog in generale, e a quel numero spropositato di 571 post, è ovvio che si tratta di un “record” imbattibile e irripetibile. L’anno prossimo pubblicherò molto meno. E non sto mettendo le mani avanti, ma così sarà per forza di cose: l’uscita – finalmente!!! – del mio nuovo libro e la preparazione di un nuovo spettacolo, si prenderanno molto delle mie energie, e potrò dedicarmi meno al blog. Ma mi ci dedicherò, come sempre anima e corpo, indipendentemente dal numero di post che scriverò e pubblicherò.
Quali rubriche ci saranno, se saranno tutte nuove o tutte vecchie, ora non lo so dire. Avrò l’estate per pensarci e rifletterci. E di questo parleremo alla riapertura dei giochi.
Adesso, nell’andare in vacanza e chiudere la baracca per ferie, mi preme soltanto ringraziarvi, per l’attenzione, i commenti, i messaggi privati, le condivisioni. Per non smettere un solo giorno di far crescere questo piccolo spazio virtuale.
Le vacanze saranno abbastanza lunghe, quasi due mesi. Il blog riprenderà infatti le pubblicazioni lunedì 10 settembre. Segnatevi questa data. Io ve lo ricorderò, ma voi segnatevela lo stesso: mi piacerebbe davvero ritrovarvi tutti quanti, alle porte di un nuovo autunno e di una nuova stagione di blog e scrittura.
Grazie ancora e mai abbastanza.
Spero che quest’estate sia per ognuno di voi piena di luci, lune mozzafiato e tramonti morbidi e rossissimi.
Perché alla fine è l’unica cosa che possiamo davvero fare: lottare ogni giorno per portarci a casa bei ricordi.
Buone vacanze a tutti.
E a risentirci il 10 settembre,

vostro RL

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