Pronostici 2018

Benritrovati, benvenuti nell’anno nuovo e buon 2018 a tutti.
Lo so che l’anno è iniziato da quindici giorni e che magari è un po’ tardino per gli auguri, ma noi, su questa pagina e su questo blog, riprendiamo oggi a scrivere e a pubblicare dopo la lunga pausa natalizia.
Perciò, sempre su questa pagina e su questo blog, è oggi il primo dell’anno e di conseguenza oggi, nel nostro beato (e beota?) sfasamento spazio-temporale ci mettiamo a fare tutti i cazzeggi tipici di ogni primo dell’anno che si rispetti. Come chiederci, ad esempio, che anno sarà.
Non ci vuole certo un genio, ma basta un semplice colpo d’occhio al calendario, per vedere come sarà un anno densissimo e intensissimo, pieno zeppo di appuntamenti importanti, nazionali e internazionali.
Le elezioni, prima di tutto. È finita la legislatura forse più folle della storia della repubblica (due elezioni presidenziali, tre maggioranze diverse, una quantità inverosimile di scissioni e ricomposizioni), iniziamo l’anno a camere sciolte e prima ancora di accorgercene saremo alle urne. Si voterà infatti presto, prestissimo. Il 4 marzo per l’esattezza. La campagna elettorale partirà ufficialmente (e con lei tutti i paradossi della par condicio e del silenzio sui sondaggi) il 4 febbraio (siamo sinceramente disperati per il Festival di Sanremo, che cade proprio in quei primi giorni e da quelle regole surreali sarà stritolato e reso molto più grottesco di quanto già non sia di per sé), ma in realtà è già cominciata da un pezzo. Pure se, al momento, di veri programmi e vere proposte c’è ben poca traccia.
Ma non si vota solo in Italia. Sempre a marzo ci saranno le presidenziali in Russia, anche se chiamare “elezioni” una tornata dove c’è un solo un candidato (Putin ovviamente) è quanto meno paradossale. E poi, ad aprile, con l’uscita di scena di Raùl Castro, ci saranno le storiche elezioni a Cuba, mentre a novembre, negli USA, si svolgeranno le elezioni di medio termine per i due rami del Parlamento, momento decisivo per gli Stati Uniti (ma diciamo pure per il mondo intero) per capire l’effettiva tenuta della presidenza Trump.
E sarà un’estate calda, caldissima. A parte i mondiali (senza Rai e soprattutto senza Italia), a luglio toccherà all’estrema destra austriaca (notoriamente anti euro e anti europeista) assumere la presidenza dell’UE, e potrebbe essere un semestre esplosivo, mentre ad agosto scade – stavolta pare definitivamente – il programma di aiuti alla Grecia.
Se poi questa sequela di avvenimenti saranno effettivamente importanti o resteranno tali solo sulla carte, è tutto da vedere. Certo è che “la regola dell’8” ci dice che di solito, in epoca recente e non, gli anni che terminano con questo numero sono assai turbolenti e decisivi. Basta vedere l’elenco di ricorrenze e anniversari che si celebreranno quest’anno: il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, l’ottantesimo anniversario dell’introduzione delle vergognose leggi razziali in Italia, i settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione (e di quel ’48 in cui l’Italia si trovò sull’orlo di una nuova guerra civile), i cinquant’anni dal mitologico ’68, il quarantennale del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro.
E per non farci mancare niente, chiudiamo con l’assurdo, ma immancabile, giochino dei pronostici, a cui potete partecipare anche voi rispondendo alle domande che seguono.
Chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio? Io dico PAOLO GENTILONI.
Chi vincerà Sanremo 2018? Io dico ERMAL META e FABRIZIO MORO.
Chi sarà il prossimo presidente russo? Io dico… (sì, ho detto che c’è un solo candidato e che le elezioni sono ridicole, ma almeno sono sicuro di azzeccare almeno un pronostico) VLADIMIR PUTIN.
Chi sarà il prossimo presidente cubano? Io dico MIGUEL DIAZ-CANEL.
Chi vincerà lo scudetto? Io dico JUVE.
Chi vincerà i mondiali? Io dico ARGENTINA.

E con questo è tutto.
Ho dimenticato qualcosa? Ah sì, è davvero un piacere essere di nuovo qui.

#LuneDiBlog
#resistenzeRiccardoLestini

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