Tre libri da leggere a settembre

Oggi vi consigliamo tre dico tre romanzi da leggere nel settembre imminente.
Perché da leggere proprio a settembre? Anzitutto perché a noi sta sul culo sta storia dei libri da leggere sotto l’ombrellone e si voleva dire una cosa diversa. E visto che secondo noi tempo per leggere bella roba va trovato tutto l’anno (sì, lo si sa da noi, siamo intellettuali snob e rompicoglioni), si dice settembre semplicemente perché è il nostro mese preferito. Non solo per leggere, ma pure per tutto il resto.
I tre libri di cui vi si parla oggi sono recentissimi (2003, 2008 e 2010 i rispettivi anni d’uscita) e oltre al fatto che secondo noi sono splendidi (altrimenti mica ve li si consigliavano), sono libri nascosti, dimenticati che, benché splendidi, sono stati soffocati da un mercato editoriale che privilegia sempre il marketing sul contenuto, e non hanno avuto la visibilità che meritavano.
Tanto per dire, ho fatto un girello per le grandi librerie ieri mattina, e ho potuto vedere che non è presente nemmeno uno dei tre. Ma se interessati, vi indicheremo i link per dove e come ordinarli (ricordatevi quel che vi s’è detto la settimana scorsa, se non si tratta di un libro edito da un colosso dell’editoria nazionale, meglio ordinarli on line i libri, che le librerie fanno ostruzionismo e ve li fanno arrivare dopo tre mesi).
Andiamo in ordine cronologico e partiamo dal più antico.
Primo libro di cui vi si consiglia la lettura settembrina è Vite minime. Scritti diseducativi di Daniele Boccardi, edito dalla mitica casa editrice Stampa Alternativa dell’ancor più mitico Marcello Baraghini nel 2003, collana Eretica.
Non giriamoci troppo intorno: Daniele Boccardi è un genio. Anzi, purtroppo ci tocca dire era un genio, visto è tragicamente morto suicida, a soli trentadue anni, nel 1993.
Non ha mai potuto firmare un frontespizio, Daniele. I suoi (pochi) libri sono tutti usciti postumi, grazie al padre elettrauto, che oltre ad aver creato il fondo Daniele Boccardi, a partire da quel maledetto 1993 ha incessantemente mandato i manoscritti del figlio agli editori. Finché nel 2001 quei manoscritti non sono arrivati sulla scrivania di Baraghini, a Viterbo. E Baraghini, saltando sulla sedia, si è immediatamente reso conto di avere a che fare con un materiale unico e immenso, doloroso e splendido.
Un genio di cui nessuno si è accorto, come spesso capita in Italia, e che quasi tutti continuano a ignorare. Grossetano come Bianciardi (con cui oltre alle origini condivide molte, moltissime altre cose), in questa splendida raccolta di racconti che è Vite minime. Storie diseducative, Daniele Boccardi ci racconta il nulla atroce e straziante del vivere in provincia.
Li conosceva bene Daniele, la provincia e i suoi paradossi grotteschi e incomprensibili, a partire da quelli del suo paese natale, Massa Marittina, che è già un paradosso di termini, visto che pur chiamandosi così non ha il mare.
In questo libro non troverete trame complesse, effetti creati ad arte, né gli estetismi e le leziosità fini a se stessi che vanno tanto di moda nei libri di oggi. Troverete la scrittura lucida e disperata di chi dipinge col tocco violento e dolce del pittore illuminato il suo mondo spietato e claustrofobico, quella provincia prigione da cui tutti siamo stati generati.
Troverete farmacisti, preti di paese, ragazzi sperduti in un mondo troppo immenso, persone che smettono di amarsi senza un perché, caffè che sanno di rimpianto. Vite minime, insomma, mediocri, eroicomiche, meschine, tragiche, semplici. Vere.
Leggetelo. C’è ognuno di noi, in quelle righe.
Potete ordinarlo a questo link:
http://www.ibs.it/code/9788872267363/boccardi-daniele/vite-minime-scritti-diseducativi.html
Il secondo libro è invece il romanzo d’un giovane scrittore romagnolo, classe ’74, che seguo da sempre e amo moltissimo.
Lui è Cristiano Cavina e il libro si chiama I frutti dimenticati di Cristiano Cavina, edito da Marcos y Marcos nel 2008.
Ferocemente e spudoratamente autobiografico, il romanzo è ambientato (come quasi tutta la produzione di Cavina) a Casola Valserio, il minuscolo paese natale dello scrittore.
Il protagonista è un trentaquattrenne che non ha mai conosciuto il padre, sparito quando era molto più che un bambino senza lasciare nemmeno un perché. Ma proprio l’essere costretto a immaginare suo padre, lo ha trasformato negli anni in un uomo dotato di una fantasia prodigiosa e speciale.
Ora questo padre ritorna, d’improvviso, con una telefonata, proprio mentre sta per diventare padre anche lui, assieme a una donna che non è più tanto sicuro di amare. E dibattutto in una tela che non riesce a sbrogliare, si trova a dover diventare padre e figlio nel medesimo momento.
Un libro divertente e intenso, commovente e lirico. Una scrittura, quella di Cavina, rapida ed essenziale, travolgente e con una rara capacità di raccontare e inchiodare il lettore, veloce come acqua sorgiva dalle rocce.
Per ordinarlo:
http://www.ibs.it/code/9788871684918/cavina-cristiano/frutti-dimenticati.html
Di tutt’altro genere è il terzo libro che vi si consiglia.
Si tratta dell’opera prima di Stefano Jorio, Radiazione, edita da Minimum Fax nel 2010.
All’estremo minimalismo degli altri due romanzi, qui si sostituisce un affresco a dir poco apocalittico.
Estate 2004, Roma. Un trentenne appena assunto nei labirintici uffici di un Ministero, al servizio Opere d’Arte, si trova casualmente e suo malgrado a scoprire un intricato e pazzesco incrocio di misteri che si intrecciano in quelle stanze e in quei corridoi bui e inquietanti.
Una collezione d’arte contemporanea da inaugurare, dipinti archiviati di cui non vi è alcuna traccia in magazzino, legami assurdi con il furto dell’Urlo di Munch dal museo di Oslo e con la guerra in Iraq. Il protagonista, anarchico per nascita e ovunque fuori posto, tormentato dal ricordo di un amore perduto tragicamente, in compagnia di un giovane prete tedesco omosessuale di stanza in Vaticano, si trova ad attraversare un allucinante dedalo di intrighi e corruzioni, fino a scoprire la verità più sconvolgente possibile.
Con una scrittura corposa ed elegante, Jorio sposa alla perfezione dimensione pubblica e privata, in un romanzo avvincente che tiene col fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, in un romanzo al tempo stesso thriller e di formazione, d’amore e di denuncia.
Ordinatelo qui:
http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=radiazione+jorio
Buona lettura, alla prossima,

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