Il calcio che non mi piace più

Ci tenevo, da interista irriducibile e da profondo e passionale amante del calcio, a fare questa piccola considerazione.
Sarà un vizio caratteriale, sarà l’anacronismo in cui vivo da tempo, sarà il tarlo dell’idealismo o chissà che….in ogni caso, l’idea che l’Inter sia passata nelle mani del magnate indonesiano Thohir non mi piace, non mi piace per niente.
Di certo questo imprenditore ultra miliardario riverserà nelle casse dell’Inter una quantità di soldi impensabile. Di certo ripianerà tutti i debiti. Di certo, col tempo, comprerà giocatori incredibili e l’Inter dopo tre anni di buio pesto tornerà competitiva e tornerà a giocarsi i traguardi più importanti.
Di certo Moratti stava boccheggiando e, dopo decenni di spese folli, chissà per quanto non sarebbe stato più in grado di costruire una squadra degna di questo nome.
Però….ce ne sono miliardi, di però. Però, prima di tutto, per Thohir l’Inter non sarà altro che un investimento economico, un’avventura finanziaria, un’impresa come un’altra. Certo anche Moratti è un imprenditore, che con i suoi miliardi ha fatto negli anni passati la fortuna dell’Inter. Però per Moratti l’Inter non è mai stata un’impresa, un’avventura finanziaria come tante altre. O almeno non solo. E’ stata anche – e soprattutto – una questione di cuore, di passione, di sentimento.
Ecco, solo questo volevo dire.
Che da tifoso preferivo arrancare, avere una squadra con poche alternative, rischiare di restare inchiodato a metà classifica guidato da un presidente tifoso e passionale, piuttosto che tornare ai vertici guidato dalla precisione chirurgica e dalle risorse illimitate di un investitore senza cuore.
No…è un calcio che proprio non mi piace più….

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