Gli artisti impegnati e la sinistra istituzionale

Francesco De Gregori dice ‘non capisco più questa sinistra’, critica il PD, non ne condivide più i valori, le priorità. E conclude che stando così le cose probabilmente salterà il prossimo giro di voto.
Dal PD replicano sostanzialmente che De Gregori invece di dire queste cose, invece di occuparsi di queste cose, dovrebbe limitarsi a scrivere canzoni e a non rompere tanto le palle.
Questo è un vizio che la sinistra, e intendo proprio i partiti di sinistra, non perderà mai. Vale a dire la pretesa assurda, paradossale, grottesca, che i cosiddetti ‘artisti impegnati’ o ‘militanti’ o ‘schierati’ o come cavolo preferite, siano una sorta di milizia armata con l’unico compito di obbedire e combattere in nome della fedeltà alla causa.
Si vantano che la cultura e l’arte siano da sempre di sinistra. A tutti, dai grandi nomi come De Gregori a quelli di nicchia come me, ci chiamano, ci cercano, ci tartassano, ci stanano, ci invitano alle feste, ai dibattiti, ai comizi, alle campagne elettorali. Ci chiedono spot, canzoni, concerti, libri, spettacoli….ci chiedono di sostenere, aiutare, mettere la faccia, esporci, sostenere. E prova a dirgli di no….giù una scarica di “eh no…ma tu così allora fai vincere Berlusconi…”, “eh no, ma tu sei disfattista….”, “eh ma tu te la tiri”, “eh ma tu sei passato al nemico”, “eh ma vaffanculo”. Poi non ti pagano perché “devi farlo per un ideale”, perché “tra compagni…” (è l’unico caso, credo, in cui al PD usino la parola ‘compagni’).
Insomma, pretendono l’assoluto servizio dei tuoi pensieri alla causa politica. Poi però un giorno x provi a dissentire, a dire che questo partito non ti rispecchia, che non lo capisci….provi a esprimere un qualsiasi disagio….e subito ti invitano al silenzio. Subito ti ricordano che sei solo un artista. E quindi scrivi, suona, dipingi, recita….ma per favore, non rompere i coglioni con la politica, che proprio non ti riguarda.
E ci si domanda perché non vinciamo le elezioni…..