Berlusconi e il Nobel per la pace (apologia del peggiore dei mondi possibili)

Chiedo scusa, faccio pubblica ammenda, mi pento e mi dolgo dei miei peccati. Ho scritto e detto, specie in questi giorni, cose assurde e inconcepibili. Scusate, scusatemi tutti: ero giovane, estremista e disfattista. Per fortuna oggi ho avuto anch’io la mia personale e privatissima folgorazione sulla via di Damasco, anch’io sono finalmente riuscito a trasformarmi in un perfetto Candide volteriano, estremo difensore dell’ottimismo a oltranza.
Finalmente anch’io posso gridare fiero ai quattro venti che questo, signori, è senza dubbio il migliore dei mondi possibili.
Il motivo della mia conversione è la visione pressoché completa di tutti quanti i telegiornali odierni, sia quelli di mediarai, sia quelli di raiset.
E grazie a queste visioni illuminanti e formative sono venuto a sapere nell’ordine:
1) che il problema dell’evasione fiscale è stato finalmente risolto. Ma che dico risolto? Debellato, estirpato completamente. Ogni telegiornale si è aperto con squilli di trombe e dichiarazioni in pompa magna su come le eroiche fiamme gialle abbiano recuperato evasori sparsi nei vari paradisi fiscali della terra, riportando nei patrii confini ingenti somme di denaro. Cosa importa se neanche un tiggì abbia speso una, ma che dico una, mezza parola per spiegare come a margine di queste operazioni ci sia il condono fiscale, cioè una gigantesca sanatoria ostinatamente voluta dal governo che prevede l’estinzione del reato di evasione con il semplice pagamento del cinque per cento del patrimonio detenuto all’estero (siccome si parla di capitali immensi, è come se a una persona “comune” chiedessero di pagare 50 euro per dimenticare un’evasione di 50.000). Ma che importa? Che importa il perdono incondizionato di centinaia e centinaia di evasori e truffatori al semplice grido di “scurdammce ‘o passato, simm’ Napule, paisà”? Che importa se questo perdono arriva da un governo che ha sbandierato come punto di forza della propria campagna elettorale la critica feroce al condono sui reati del precedente esecutivo, la lotta a qualsiasi condono, la tolleranza zero in materia di reati? Niente, non importa niente. Questo, è il migliore dei mondi possibili.
2) Che il G20 di Pittsburgh passerà alla storia solo ed esclusivamente per la presenza di Silvio Berlusconi, che grazie ai frigoriferi messi nelle nuove case abruzzesi, è in pieno diritto di consigliare al mondo intero il meraviglioso e mirabolante italico modello. Per questo, e solo per questo, verrà ricordato il G20: non per il discorso sull’abolizione del nucleare pronunciato da Obama, non per le continue minacce del governo iraniano sulla costruzione di nuovi ordigni, ma per gli straordinari frigoriferi del Cavaliere. Unico evento del vertice che può, sia pur lontanamente, tenere il passo è il vestito nero di Carla Bruni, in evidente contrasto con i colori sgargianti esibiti da Michelle. Davanti a tanta seriosità, che importa del nucleare, dell’ambiente, della crisi economica mondiale? Niente. Questo, è il migliore dei mondi possibili.
3) Che la disoccupazione non esiste. Che la crisi è ormai alle spalle. Che importa se ogni giorno migliaia di lavoratori continuano ad essere messi in cassa integrazione? Niente, signori, niente. Questo, è il migliore dei mondi possibili.
4) Che la scuola italiana è la migliore del mondo, visto che i bambini delle elementari cantano l’inno di Mameli davanti a Napolitano, visto che l’immensa Mariastella Gelmini ha risolto tutti i problemi con l’introduzione del maestro unico, con i tagli all’università e con l’equiparazione della scuola privata a quella pubblica. Che importano gli insegnanti precari, le condizioni fatiscenti delle scuole, che importa se la ricerca universitaria è a zero, se i ricercatori vengono trattati peggio dei paria dell’India pregrandiana, se siamo il popolo più ignorante d’Europa? Niente, assolutamente niente. Questo è il migliore dei mondi possibili!
5) Che purtroppo, anche in questo mondo così meraviglioso (anche più di quello di Amèlie), c’è un problema grave, gravissimo, un dramma che sta mettendo in ginocchio un’intera nazione: le ragazzine minorenni sono ossessionate dal silicone, e invece di chiedere ai genitori di comprargli lo scooter, per il loro compleanno pretendono di essere accompagnate dal chirurgo plastico. È su questa immane tragedia che si chiudono tutti i telegiornali. Ma tranquilli, l’infamia non resterà irrisolta: la Carfagna e Berlusconi (che di lifting pare se ne intendano), d’intesa col ministro della salute, vareranno seduta stante un nuovo geniale decreto legge che proibirà alle minorenni di rifarsi le tette. Se questo non è il migliore dei mondi possibili!

La riprova di come questo sia, senz’ombra di dubbio alcuno, il migliore dei mondi possibili, è arrivata nel pomeriggio. Un caro amico mi ha informato di come sia nato un COMITATO PER SOSTENERE LA CANDIDATURA DI SILVIO BERLUSCONI AL NOBEL PER LA PACE.

Un Comitato che ha già composto un inno per l’occasione. Se non ci credete, cliccate questo link:

http://silvioperilnobel.sitonline.it/1/il_nostro_inno_alla_pace_1004222.html

cliccate, ascoltate l’inno, guardate il video.
Infine, se ne avete ancora la forza, rabbrividite, vergognatevi di essere italiani, non smettete mai di denunciare: al peggio non c’è mai fine.

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