I savi di Sion

Elio Lannutti (lo vedete in foto) è l’autore di un tweet assolutamente sconcertante (poi prontamente, e ovviamente, cancellato) in cui attaccando il mondo della finanza, con toni complottisti e spudoratamente antisemiti, scrive che “il gruppo dei Savi di Sion con Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.
Ovvero, Lannutti – spacciandolo per vero (con tanto di link a uno dei siti più tristemente celebri in materia di fake-news) – rilancia uno dei più grandi falsi della storia dell’umanità, quel falso che servì come giustificazione all’antisemitismo novecentesco, alle vergognose leggi razziali e all’abominio dell’olocausto.
Ma più di ogni altra cosa sconcerta che a riproporre una simile bufala apocalittica (che, in un paese che di tali orrori è stato in parte responsabile, dovrebbero conoscere anche i bambini, se fosse un paese sano), con tanto di toni deliranti che ricordano la follia allucinata del “complotto plutogiudaicomarxista” vaneggiato da Hitler, sia Lannutti, ovvero un GIORNALISTA (sic!), nonché un SENATORE DELLA REPUBBLICA, quella stessa repubblica nata per affrancarsi da quegli orrori.
Da storico resto sbalordito e sconcertato.
Da cittadino invece sono indignato per la facilità con cui l’ignoranza, il negazionismo, il disprezzo per la verità e per la nostra storia prendano posto tra i banchi del potere. E per come ancora, a ore di distanza, non vi sia – nei confronti del senatore – la benché minima presa di distanza da parte dei suoi colleghi di partito, di maggioranza e di governo.
E il silenzio in questi casi – sempre la storia lo insegna – è la più vile e pericolosa delle complicità.

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