“Mamma Roma” – “Sapessi chi la cantava sta canzona… “

Nel 1961 Anna Magnani andò a vedere “Accattone”, il film d’esordio di Pier Paolo Pasolini. Ne uscì letteralmente sconvolta, al punto da offrirsi al grande scrittore (e regista emergente) per lavorare con lui.
Pasolini, che aveva lavorato solo con attori non professionisti e ragazzi di borgata, e che soprattutto era intenzionato a proseguire su questa strada, si lasciò convincere senza troppi problemi. Impossibile dire di no all’immensa Anna. Ma soprattutto, la Magnani era (ed è) Roma, ne rappresenta lo spirito, l’anima, le strade, i quartieri, la rassegnata disperazione e l’indolente vitalità. Per Pasolini, che su Roma e per Roma avrebbe dato la vita, la Magnani fu una delle materializzazioni più alte della sua poesia.

Il risultato della loro collaborazione fu “Mamma Roma”, un film complicato e splendido, bellissimo e feroce, straziante e severo.
Un capolavoro punto e basta.
Una delle prove più intense della Magnani e uno degli affreschi più ispirati di Pasolini.

La celebre “Violino tsigano” è il leit motiv sonoro della pellicola, qui proposta in una sconosciuta versione, cantata da una voce infantile che inquieta e fa tremare.
Una canzone dolente che accompagna l’impossibilità di riscatto dalla miseria, il tentativo di scalata che fallisce per una nuova, e definitiva, discesa all’inferno.

“Sta canzona… tu sapessi chi la cantava… ”
“E chi la cantava, mì padre?”
“E tu come lo sai?”
“E che ce vo a capillo… ”
“Allora è vero che vai già a donne!”
“Sì ma so loro che vengono appresso a me… ma a me che me frega!”

#jukebox
#lamusicaalcinema

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