Sam Cooke – “A Change Is Gonna Come”

Questa non è una canzone natalizia, non lo è affatto. Eppure, per qualche strana e tortuosa associazione di idee, ricorda una certa atmosfera, un certo stato d’animo che con questi giorni ha molto più di qualcosa in comune.
Il grande Sam Cooke la scrisse nel 1963, dopo aver parlato con alcuni dimostranti al termine di una manifestazione contro la segregazione razziale nel North Caroline, impostando il testo come una risposta alla celeberrima “Blowin’ in the wind” di Bob Dylan.
“Quanti anni devono vivere alcune persone prima che gli sia concesso di essere libere?”, chiedeva Dylan nel suo capolavoro.
“Meno di quanto pensi”, risponde Cooke in questo brano straordinario.
Che non a caso è diventato l’inno per il movimento dei diritti civili degli afroamericani negli anni ’60. E, sempre non a caso, è stato scelto da Spike Lee come colonna sonora del suo monumentale biopic su Malcolm X.
Un disperato canto di libertà e speranza dalle sponde dei fiumi dell’Alabama, della Georgia… di qualsiasi provincia dell’Impero dove ancora esiste il razzismo…
E sì, ribadisco, con questi giorni ha molto più di qualcosa in comune…

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