Quella malinconia incontenibile

Vengo a sapere proprio ora della cancellazione di 90esimo minuto dai palinsesti Rai della prossima stagione.
E sti cazzi, direte giustamente voi.
Che poi in tempi di pay tv, pay per view, calcio spezzatino, streaming e quant’altro, era quanto di più logico e inevitabile.
Davvero, che senso ha una trasmissione alle sei della domenica pomeriggio che fa vedere gol che hanno già visto tutti e riempie buchi parlando di partite che ancora non ci sono state?
Perciò, evitiamo inutili strazi e cancelliamola.
Però, la mia indole malinconica (almeno io la chiamo malinconia, ma può darsi anche che io sia solo un feroce reazionario) non può fare a meno che intristirsi.
Perché mettetela come vi pare: quel calcio lì, quello delle autoradio e le radioline, scusa Ameri Avellino in vantaggio e da Bergamo è tutto a te la linea, dell’immenso Paolo Valenti che aspettavi smanioso per vedere se il rigore c’era o se quel gol era davvero pazzesco come raccontava la radio, di partite tutte in contemporanea, di Luigi Necco da Napoli, Gianni Vasino da Milano, Carlo Nesti da Torino, Donatella Scarnati da Roma e ovviamente Tonino Carino da Ascoli, a me manca.
Manca proprio di brutto…

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *