“8 1/2”: “Ma cos’è questo lampo di felicità… “

“Ma che cos’è questo lampo di felicità che mi fa tremare, mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature, non avevo capito, non sapevo… com’è giusto accettarvi, amarvi, e com’è semplice! Luisa, mi sento come liberato. Tutto mi sembra buono, tutto ha un senso, tutto è vero. Ah, come vorrei sapermi spiegare, ma non so dire. Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso. Ma questa confusione sono io, io come sono, non come vorrei essere, e non mi fa più paura dire la verità, quello che non so, quello che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo e posso guardare i tuoi occhi fedeli senza vergogna. È una festa la vita, viviamola insieme! Non so dirti altro Luisa, né a te né a gli altri. Accettami così come sono se puoi, è l’unico modo per tentare di trovarci”
“Non so se quello che hai detto è giusto. Ma posso provarci, se mi aiuti…”

Ci sono film che li guardi e li trovi bellissimi. Altri capolavori senza nient’altro da dire.
Ma poi ce ne sono altri ancora. Che non sono solo splendidi, non sono solo capolavori. Sono tuoi, ti appartengono. Nel senso che è a te che parlano. O almeno a te sembra proprio che sia così.
Ecco “8 ½” di Fellini è uno di questi, uno di quei film che in assoluto sento più miei.
In questo stupendo monologo finale di Mastroianni mi specchio da sempre, ritrovo la mia confusione, il mio dibattermi tra forza e pigrizia, quel mio eterno cercare senza meta un po’ vigliacco e un po’ eroico. Quella pace che so trovare solo senza sforzi di cambiamento, nel più assoluto caos della mia immaginazione, nell’eterna confusione fra ricordi, realtà e fantasia.
E poi quella parata finale, assurda, picaresca, geniale, sulle note sublimi di Nino Rota. Anche in quella cenciosa sfilata circense mi specchio e mi ritrovo. E ritrovo molte delle mie ossessioni, delle mie luci e delle mie porcherie: le donne gigantesche, i confini dell’umanità, il desiderio di oblio, il miscuglio impossibile di goliardia e impegno, la felicità nella malinconia, quella vita che continua ad apparirmi, nonostante tutto, un eterno e incomprensibile carnevale…

#jukebox
#lamusicaalcinema

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