Bjork – “Hyperballad”

Lei si chiama Bjork e viene da quella terra remota e gonfia di mistero che è l’Islanda.
Dell’Islanda ha gli occhi senza barriere e persi nell’infinito di chi è costretto a guardare troppo lontano, la pelle forgiata da venti impossibili da raccontare, l’incedere fiabesco, l’aria rarefatta e di sogno.
Ogni cosa in lei è musica, ogni singolo movimento, ogni minimo battito di ciglia o fremito di pelle è una tempesta di note e suoni che scuote, travolge e, al tempo stesso, consola.
Impossibile dire che musica faccia questa splendida regina degli elfi. Bjork ogni istante replica e rinnova l’incantesimo di essere sempre sé stessa pur mutando continuamente pelle, dal punk all’alternative rock, dal folk all’elettronica, dal jazz all’hip hop, dalla musica classica all’avanguardia. Tutte queste cose e nessuna di queste.
Semplicemente Bjork. Immensa, devastante. Un’emozione incarnata.
Sinceramente nel suo repertorio sterminato non sapevamo cosa scegliere: ogni singolo pezzo, ogni singola strofa la rappresenta in pieno.
E allora abbiamo scelto questo semplicemente perché è la prima traccia di un mix che abbiamo assemblato per ascoltare in macchina.
Perché di Bjork si può scegliere solo tutto.
E inchinarsi davanti a tanta bellezza…

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