MIUR: un errore clamoroso

Scorrendo le domande dei test preselettivi del TFA 2014 (percorso di abilitazione alla professione d’insegnante) che si stanno svolgendo in questi giorni in tutta Italia, ovviamente il mio interesse viene catturato da quelli relativi alle classi di concorso delle discipline umanistiche.
I quiz, con tanto di indicazione della risposta esatta, vengono pubblicati circa 24 ore dopo la prova dal sito CINECA del MIUR.
Guardando poco fa il test della classe di concorso A036 (Filosofia e Storia nei Licei), la mia attenzione è stata catturata dalla domanda n. 26, ovvero “Che cosa è la guerra dei trent’anni?”.
Bene, NESSUNA delle quattro risposte possibili è corretta, nonostante il pdf del MIUR indichi come esatta l’opzione A, e cioè “un conflitto che oppone stati cattolici e stati protestanti in una guerra civile e religiosa europea tra 1645 e 1675”.
Lasciando stare la mia particolare opinione, che vede come inesatto anche la dicitura “guerra civile” relativamente alla guerra dei trent’anni, o se proprio inesatto quantomeno fuorviante (ma, ripeto, questa è una MIA opinione), la risposta NON è esatta perché la guerra dei trent’anni ha sì contrapposto stati cattolici e stati protestanti in Europa, ma NON TRA IL 1645 e IL 1675, bensì tra il 1618 (rivolta di Boemia e celebre episodio della defenestrazione di Praga) e 1648 (pace di Vestfalia).
Una “svista” di stampa alquanto grave da parte del Miur (le date della guerra dei trent’anni sono tra le poche che gli studenti devono obbligatoriamente ricordarsi, vista l’importanza capitale di un simile episodio nel complesso della storia moderna).
Per rimediare, visto che le altre tre opzioni sono ovviamente errate (b: conflitto che oppone Asburgo di Spagna e Inghilterra tra il 1650 e il 1680 per il controllo del commercio mondiale; c) conflitto che oppone Francia e Inghilterra per il controllo dell’Europa centrale tra 1560 e 1590; d) conflitto che oppone una coalizione di stati europei e Turchi ottomani tra 1658 e 1688), l’unica cosa possibile sarebbe quella di ANNULLARE la domanda 26, considerando VALIDE tutte le risposte, oppure non conteggiarla proprio e fare il conto su 59 domande complessive, abbassando la soglia di sbarramento per il superamento del test a 20/28, anziché a 21/30.

Condividete, segnalate.

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