Il presepe della malvagità

Me l’avevano detto, ma non ci volevo credere. Invece, era vero. Tragicamente vero.
A Firenze, in centro, oltrarno, a metà strada tra palazzo pitti e porta romana, sorge la chiesa di San Felice in piazza. Ebbene, in questa bella chiesa romanica, è successa una cosa assurda. Il parroco, di cui ignoro il nome, sta allestendo un presepe che definire surreale è riduttivo. Il presepe – realizzato ancora solo per il 50 per cento, come sottolinea lo stesso parroco – è già visibile. Si tratta di un grande pannello con al centro un’immensa stella rovesciata che divide il tutto in due sezioni. Attorno alla stella, in stampatello, l’iscrizione ‘schiacciate l’infame”. Sopra, le foto di Hitler e Stalin. Sotto, e qui viene il bello, le foto di Margherita Hack, Corrado Augias, Piergiorgio Odifreddi e Vito Mancuso.
Ripeto, non ci volevo credere. Così sono andato a vedere. E ho avuto l’agghiacciante conferma. Volevo scattare una foto col cell, ma prete e sacrestano mi sorvegliavano guardandomi in cagnesco.
Più tardi, ho ritrovato la stessa notizia su repubblica e su altri quotidiani. In un’intervista il parroco dichiara che manca ancora ‘il 50 per cento di malvagità’.
Oscurantismo, demonizzazione e controriforma. Altri termini non mi vengono. In ogni caso, se potete, andatelo a vedere. È istruttivo.
E comunque, buon natale, che per i cattolici sarebbe la festa dell’amore, della pace, della tolleranza e del perdono…

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