I responsabili

Ecco l’ennesima pagliacciata della Lega.
Facile prendersela con Azzolina, facile insultarla, trasformarla nel più ovvio dei bersagli e additarla come la causa di tutti i Mali della scuola.
Così come è facile, a giugno, a fine anno scolastico, con le scuole chiuse da mesi e nel più totale caos organizzativo, interessarsi dell’istruzione, metterla in cima alle priorità, dichiarare guerre a oltranza in suo nome.
Più difficile farlo a settembre, quando tutto è ancora da costruire e, soprattutto, nella più normale quotidianità.
Così come è più difficile indagare, sviscerare, andare alla radice dei mali della scuola, che sono decennali e che per quanto possa essere inadatto un ministro insediatosi da una manciata di mesi, non ne è certo né l’artefice né il responsabile.
Più difficile e soprattutto scomodo, visto che il partito che oggi espone quello striscione, degli ultimi venticinque anni – anni di riforme sconsiderate e tagli giganteschi nella pubblica istruzione – ben undici li ha passati al governo, e quindi dei mali annosi della scuola – di cui la situazione creatasi in pandemia non è la causa, ma l’effetto – almeno in parte (una grandissima parte) ne è direttamente responsabile.

Ps: le pagliacciate che trasformano il parlamento in un circo o nella curva di uno stadio, le ho sempre condannate, chiunque le facesse; il fatto poi che in testa alla classifica del circo ci sia per l’appunto la Lega, dai tempi in cui credevano negli dei del Po e usavano il tricolore come carta igienica sventolando capi al collo alla Camera, NON È puramente casuale

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