Il vuoto

Prima, ma molto molto molto prima di pensare alla mia posizione sull’eutanasia, al mio giudizio sulle leggi olandesi, alla mia opinione sul modo di raccontare e su quello di recepire una notizia, alla validità oggettiva delle categorie morali del giusto e dello sbagliato, io penso a una ragazza di diciassette anni divorata dal vuoto della depressione, a una bambina straziata da un dolore cieco e dall’assenza di alternativa, a una figlia del mondo che ha deciso di lasciarsi morire.
Penso a questo, solo a questo.
Ed è un pensiero talmente gigantesco che, oltre a non lasciare spazio ad altro, come insegnante, padre ed essere umano, mi mette davanti interrogativi spaventosi e abissali.
A cui ovviamente non so rispondere… una mancanza di risposte che è la più inquietante delle sventure.

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